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Il Consiglio di Stato si pronuncia sul ricorso in materia di irregolarità riscontrate con verifica ispettiva


Pubblicato il: 5/3/2023

Nel contenzioso, Fondazione Banco di Napoli e Halisson Re S.r.l. sono affiancate dagli avvocati Orazio Abbamonte, Carlo Celani e Mario Sanino; la Banca d'Italia è difesa dagli avvocati Olina Capolino, Giuseppe Tiscione e Marco Di Pietropaolo.

Con l’appello in esame i ricorrenti in primo grado hanno impugnato la sentenza del TAR Lazio (Sezione seconda Bis) n. 13520/2021 con la quale è stato respinto il ricorso avverso il provvedimento del Governatore della Banca d’Italia dell’11 giugno 2021, n. 0916074/2021, con il quale è stato disposto lo scioglimento degli organi con funzione di amministrazione e controllo della Banca del Sud e nomina degli organi straordinari; l’ eventuale, non conosciuto, deliberato del Direttorio della Banca d’Italia; la lettera di intervento contestuale 253632/21 del 16.02.2021.

In particolare Banca d’Italia ha eseguito presso la Banca del Sud, intermediario di piccole dimensioni, operante essenzialmente sul territorio della Campania, nel periodo tra il 30 luglio ed il 13 novembre 2020 una verifica ispettiva in esito alla quale viene confermata l’inadeguatezza dei sistemi di governo e controllo ad assicurare una sana e prudente gestione, l’esistenza di carenze nel processo creditizio e una redditività strutturalmente deficitaria. Ne sono conseguite gravi perdite che hanno abbattuto i mezzi propri a € 11,1 mln alla data di riferimento degli accertamenti e ritenendo necessaria una radicale trasformazione del business nell'ambito di un progetto di integrazione con un partner di adeguato standing, ha disposto di assumere il controllo della banca.

Inoltre, Banca d’Italia si era riservata di adottare ulteriori interventi di gestione della crisi in caso di mancata tempestiva ottemperanza. Il Direttorio della Banca d’Italia, dopo aver valutato inadeguata l’attività posta in essere dalla Banca del Sud ed in seguito al suo scendere al di sotto della soglia minima regolamentare di 10 milioni di euro già a partire dalla segnalazione prudenziale, ha deliberato lo scioglimento degli organi, la messa in amministrazione straordinaria della banca ai sensi dell’art. 70, comma 1, del TUB e la nomina degli organi straordinari.

Avverso il provvedimento di sottoposizione ad amministrazione straordinaria è stato proposto ricorso al TAR del Lazio da parte della Fondazione Banco Napoli e di sei azionisti/componenti degli organi sociali della Banca del Sud, deducendo eccesso di potere e censurando l’adozione del provvedimento da parte del Governatore della Banca d’Italia e non del Direttorio competente ai sensi della disciplina di riferimento.

All’esito del giudizio di prime cure il Tar ha respinto il ricorso ritenendolo infondato.

Sul medesimo ricorso, il Consiglio di Stato, dichiara, per gli appellanti dott.ssa Moroncini Sonia in proprio e in qualità di amministratrice unica della Hallison RE srl, l’avv. Sergio della Rocca, il dott. Alessandro Forgione e l’avv. Maurizio Spinella, il giudizio d’appello improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse; respinge l’appello proposto dalla Fondazione Banca del Sud con condanna di questa a rimborsare all’appellata Banca d’Italia le spese del presente grado liquidate in € 3.000,00 (tremila/00) oltre accessori di legge; compensa le spese tra le parti rinuncianti all’appello e la Banca d’Italia.