Respinto il ricorso del Comune di Battipaglia per la demolizione di opere abusive
Pubblicato il: 5/26/2023
Nel procedimento, il Comune di Battipaglia è affiancato dall'avvocato Sabato Criscuolo; Nephrocare S.p.A. è assistito dagli avvocati Matilde Battaglia, Giuseppe Fuda, Fabio Todarello e Giovanni Corbyons; il Consorzio per l'area di sviluppo industriale di Salerno è rappresentato dall'avvocato Francesco Accarino.
Il Comune di Battipaglia ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Campania n. 192/2019.
Detta sentenza, su ricorso della società Nephrocare s.p.a., ha annullato il provvedimento comunale n. prot. 34161 del 15 giugno 2017, con cui per quanto di interesse della ricorrente è stata ingiunta la demolizione di opere abusive realizzate nell’ambito di un opificio produttivo, composto da diversi corpi di fabbrica (capannone destinato alla lavorazione industriale, palazzina uffici, servizi sociali ed alloggio custode), sito alla via Inghilterra ed il ripristino dello stato dei luoghi, edificato dalla ricorrente Sorvillo Rosario & Figli, in forza di concessione edilizia avente n. prot. 7736 del 25 febbraio 1983.
La sentenza ha considerato irrilevante dal punto di vista urbanistico il cambio di destinazione d’uso della “palazzina uffici”, utilizzata dalla ricorrente per l’attività di emodialisi, in ragione del precedente con efficacia di giudicato tra le parti, relativo ad un precedente ordine di demolizione e in quanto avvenuto nell’ambito della medesima categoria, assimilabile a quella industriale originariamente assentita.
Oltre all’appello del Comune di Battipaglia, la statuizione è censurata a mezzo di intervento di terzo ex art. 109, comma 2, cod. proc. amm. dal Consorzio per l’area di sviluppo industriale di Salerno, nella sua dichiarata qualità di controinteressato non evocato nel giudizio di primo grado. Entrambe le amministrazioni sostengono che per il mutamento di destinazione d’uso della “palazzina uffici” sarebbe stato necessario il nulla osta del Consorzio.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Settima), definitivamente pronunciando sull’appello e sull’intervento di terzo, come in epigrafe proposti, li respinge entrambi; per l’effetto conferma la sentenza di primo grado.