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Il Consiglio di Stato si pronuncia sul ricorso del Centro Residenziale Montelarco


Pubblicato il: 6/10/2023

Nel contenzioso, il Centro Residenziale Montelarco è affiancato dall'avvocato Luca Perticone; il Comune di Rignano Flaminio è assistito dall'avvocato Emanuele Riccardi.

Il Centro Residenziale Montelarco ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 03316/2020.

Con l’ordinanza ex art. 54 d.lgs. n. 267 del 2000 n. 52 del 25 novembre 2019, il Sindaco di Rignano Flaminio (RM) ordinava al Centro Residenziale Montelarco la rimozione dei sistemi di videosorveglianza installati all’ingresso e uscita del centro stesso in quanto collocati su strada aperta al pubblico transito.

Avverso il provvedimento il Centro proponeva ricorso muovendo varie doglianze sulla legittimità dell’operato dell’amministrazione. Il Tribunale amministrativo adito, nella resistenza del Comune di Rignano Flaminio, respingeva il ricorso.

Avverso la sentenza ha proposto appello il Centro Residenziale Montelarco deducendo: erronea inversione dell’onere della prova; violazione dell’art. 112 Cod. proc. civ. per extrapetita; nel merito: erronea valutazione delle risultanze probatorie; erronea applicazione delle norme sulla servitù e dell’istituto della dicatio ad patriam, nonché erronea applicazione della normativa urbanistica vigente all’epoca; erronea applicazione del d.l.lgt. n. 1446 del 1918 e dell’art. 14 l. n. 126 del 1954; mancata o comunque erronea valutazione di fatti non contestati.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie in parte, nei sensi di cui in motivazione e, in parziale riforma della sentenza impugnata, accoglie in parte il ricorso di primo grado e dichiara parzialmente nullo il provvedimento amministrativo gravato, nei limiti di cui in motivazione. Compensa integralmente le spese fra le parti.