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Rigettato il ricorso di Ck Associati contro Regione Campania


Pubblicato il: 6/16/2023

Nel contenzioso, la società Ck Associati S.r.l. è affiancata dall'avvocato Giuseppe Romano.

La società Ck Associati ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Campania n. 8091/2022.

Nel merito, il Tribunale di Napoli condannava la Regione Campania al risarcimento dei danni da corrispondere in favore della ATI De Lorenzo Formazione, ATI costituita anche da CK e PROSVI. Il risarcimento dei danni veniva fissato in oltre euro 1,049 milioni, cifra questa comprensiva altresì di interessi legali e moratori calcolati sino alla pubblicazione della sentenza in data 9 settembre 2014. Nulla veniva stabilito in ordine ad interessi eventualmente maturati dopo la pubblicazione della sentenza.

La sentenza veniva confermata dalla Corte di Appello la quale nulla statuiva, ancora, circa la debenza di eventuali interessi maturati dopo il 9 settembre 2014 (data di pubblicazione della sentenza di primo grado).

Successivamente, visto il ritardo con cui la Regione provvedeva al pagamento veniva proposto ricorso per l’ottemperanza dalle singole associate pro quota (la mandataria De Lorenzo era nel frattempo fallita) dinanzi al TAR Campania il quale, se da un lato ordinava l’esecuzione della predetta sentenza di primo grado (a tal fine nominando come commissario ad acta un dirigente della Ragioneria generale dello Stato), dall’altro lato negava il diritto a vedersi corrispondere ulteriori interessi vista la mancata statuizione in tal senso da parte del Tribunale di Napoli.

La sentenza di ottemperanza del TAR (n. 6417 del 12 ottobre 2021) non veniva appellata e dunque passava in giudicato.

A questo punto il commissario ad acta formulava istanza di chiarimenti sull’esatta esecuzione della sentenza, proponendo di poter pagare gli interessi moratori maturatisi dopo la sentenza del Tribunale di Napoli. La richiesta veniva rigettata sul punto in quanto la statuizione sugli interessi da parte del giudice dell’ottemperanza era passata ormai in giudicato.

La sentenza sui chiarimenti veniva appellata da parte della mandataria CK.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo rigetta.