Respinto l'appello del Consorzio Cfa per l'appalto di pulitura parchi e giardini
Pubblicato il: 6/28/2023
Nel procedimento, il Consorzio CFA è affiancato dall'avvocato Chiara Clementi; la società Nord Milano Ambiente S.p.A. è difesa dall'avvocato Maurizio Boifava.
Il Consorzio CFA ha avanzato ricorso avverso la sentenza del TAR per la Lombardia n. 22/2023.
Il giudizio ha ad oggetto la legittimità del provvedimento di aggiudicazione della gara dell’appalto del servizio di pulizia parchi, giardini e aree cani, da eseguirsi sul territorio del Comune di Cinisello Balsamo per due anni - CIG 9000787467 da parte della stazione appaltante società Nord Milano Ambiente s.p.a.
Con bando spedito per la pubblicazione in data 30 novembre 2021, la società Nord Milano Ambiente s.p.a. ha indetto una procedura aperta per l’affidamento del servizio di pulizia dei parchi, dei giardini e delle aree cani nel Comune di Cinisello Balsamo, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per la durata di due anni, rinnovabile per un ulteriore biennio.
Con ricorso notificato in data 18 marzo 2022 e depositato in data 24 marzo 2022, la società “Vesti Solidale” ha impugnato il provvedimento di aggiudicazione formulando tre distinti motivi di ricorso, con i quali ha dedotto che l’attribuzione dei punteggi è avvenuta: applicando un metodo di calcolo difforme da quello individuato nel disciplinare di gara; in maniera manifestamente illogica, per non aver attuato la prevista ponderazione dei sub criteri qualitativi; in violazione dei sub-criteri di cui ai punti 1.3 e 1.5 del disciplinare di gara.
Con la sentenza n. 22/2023, il T.a.r. ha accolto il ricorso principale, ha respinto il ricorso incidentale e ha condannato alle spese del giudizio la sola stazione appaltante.
Con il ricorso notificato e depositato il 7 febbraio 2023, la società Consorzio ha impugnato il capo della sentenza che ha respinto il ricorso incidentale, affermando che il T.a.r. avrebbe interpretato il disciplinare di gara adoperando un canone interpretativo di carattere sistematico, in contrasto con il criterio di interpretazione letterale della lex specialis di gara.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sull’appello n.r.g. 1130/2023, lo respinge.