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Respinto l'appello di Iniziative Industriali contro l'ordinanza di demolizione del Comune di Marano di Napoli


Pubblicato il: 6/29/2023

Nel contenzioso, la società Iniziative Industriali S.r.l. è affiancata dall'avvocato Antonio Parisi; il Comune di Marano di Napoli è difeso dall'avvocato Raffaele Manfrelotti.

L’appellante, in qualità di concessionaria del comune di Marano di Napoli per la realizzazione e gestione delle opere produttive ed infrastrutturali ricomprese nell’area PIP, ha impugnato avanti il TAR per la Campania l’ordinanza di demolizione n. 29 del 1.7.2016, con la quale il comune di Marano ha rilevato difformità nella costruzione di un capannone industriale localizzato sul lotto CCA-C3 dell’area PIP.

A sostegno del ricorso ha dedotto: che la traslazione non poteva esser qualificata come “variazione essenziale”, come da lettura coordinata degli articoli 31 e 32 del D.P.R. 380/2001, bensì sarebbe stata da ricondurre alla fattispecie di cui all’art. 34 del D.P.R. 380/2001; che, in ogni caso, sarebbe stata da preferire la sanzione pecuniaria a quella demolitoria; che la variazione non essenziale avrebbe potuto essere realizzata anche con DIA (nella versione vigente ratione temporis); la violazione dell’art. 3 della l. 241/1990, in quanto i provvedimenti comunali erano affetti da difetto di motivazione; - che l’ordinanza era stata adottata da un organo incompetente; la violazione degli articoli 24 e 97 della Costituzione.

Avverso il silenzio formatosi su tale istanza la società ricorrente ha proposto motivi aggiunti. Con la sentenza 3659/2018, il TAR adito ha respinto il ricorso e i motivi aggiunti.

Avverso tale pronuncia ha proposto appello l'originaria ricorrente.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) respinge l’appello e condanna parte appellante alla refusione delle spese di lite in favore del procuratore di parte appellata, dichiaratosi antistatario, che si liquidano in complessivi €2.000, oltre accessori come per legge.