Notizie

MF - I ranking di Class Editori | Best of

Respinto l'appello di Innova per i servizi di refezione scolastica delle scuole del Comune di Colleferro


Pubblicato il: 6/29/2023

Nel contenzioso, la società innova S.p.A. è affiancata dagli avvocati Francesco Scacchi ed Elio Leonetti; la società Bioristoro Italia S.r.l. è assistita dagli avvocati Matteo Valente, Angelo Annibali, Marco Orlando e Antonietta Favale; il Comune di Colleferro insieme al CUC di Colleferro sono affiancati dagli avvocati Antonino Galletti e Carlo Federico De Marco.

Con Bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 novembre 2021, la Centrale Unica di Committenza – C.U.C. dei Comuni di Colleferro, Gavignano, Carpineto Romano, Gorga e Valmontone (di seguito anche “CUC”) ha indetto una procedura aperta per l’affidamento “del servizio di refezione scolastica delle scuole dell’infanzia e primarie del comune di Colleferro” (CIG 8902360BDD), della durata di 5 anni con eventuale proroga, per un importo complessivo pari a € 3.899.375,00, da aggiudicarsi all’offerta economicamente più vantaggiosa, con il limite di max 70 punti attribuibili al profilo tecnico e 30 a quello economico.

In esito alle operazioni di gara, nella graduatoria finale si è classificata al primo posto Innova S.p.a.  e, al secondo posto, Bioristoro Italia S.r.l. In esito alla verifica dell’anomalia dell’offerta da lui disposta, il Rup ha ritenuto congrue le giustificazioni rese dalla società e la gara è stata, dunque, aggiudicata ad Innova.

Per l’annullamento del provvedimento di aggiudicazione e di tutti gli atti prodromici la controinteressata ha proposto ricorso (integrato da successivi motivi aggiunti) dinanzi al Tar Lazio, che, con sentenza 15 febbraio 2023 n. 2660, notificata il 23 febbraio successivo, ha così disposto, accogliendo il primo motivo di ricorso principale ed il secondo motivo di ricorso per motivi aggiunti.

Con ricorso in appello notificato e depositato il 14 marzo novembre 2023, Innova ha impugnato, chiedendone la riforma previa istanza di sospensione e misure cautelari provvisorie, la citata decisione.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione terza), definitivamente pronunciando sull’appello n.r.g. 2409/2023) come in epigrafe proposto, lo respinge. Condanna l’appellante a rifondere in favore della parte appellata le spese del grado, che liquida in complessivi € 2.500,00, oltre accessori.