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Respinto il ricorso di FNOB per l'inquadramento contrattuale dei dipendenti ARPAS


Pubblicato il: 7/3/2023

Nel contenzioso, Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi - FNOB è affiancata dagli avvocati Riccardo Arbib e Giovanni Crisostomo Sciacca; la Regione Autonoma della Sardegna è assistita dagli avvocati Sonia Sau e Floriana Isola.

Il giudizio ha ad oggetto la domanda di annullamento della deliberazione di giunta regionale della Sardegna n. 17/58 del 19 maggio 2022 recante “Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (Arpas). Indirizzi al Coran ai sensi dell’art. 63 della L.R. n. 31/1998 per l’attuazione dell’art. 5, comma 15, della L.R. n. 17 del 2021”.

Con la disposizione da ultimo citata, è stato disposto l’inquadramento dei dipendenti ARPAS nel comparto unico di contrattazione collettiva regionale a séguito di un apposito accordo di confluenza stipulato fra il CORAN e le OO.SS. a livello regionale, mantenendo la retribuzione di anzianità e gli assegni personali in godimento, ma non anche tutte le altre prerogative che attualmente spettano ai Biologi in servizio presso le ARPA in qualità di professionisti sanitari.

L’Ordine dei biologi, al dichiarato fine di mantenere l’applicazione del CCNL 19 dicembre 2019 e dei CCNL che lo sostituiranno, asseritamente minacciato dagli atti avversati, ha proposto ricorso innanzi al T.a.r. per la Sardegna.

Il T.a.r., con sentenza n. 4 del 9 gennaio 2023, ha dichiarato il ricorso inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo. Ha appellato l’Ordine dei biologi.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo respinge. Condanna l’Ordine dei biologi – Fnob al pagamento delle spese processuali che si liquidano, in favore della Regione Autonoma Sardegna in euro 4.000,00 (quattromila/00) oltre accessori di legge e spese generali.