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Estinto per rinuncia il ricorso di Dueffe contro il Comune di Lissone


Pubblicato il: 7/5/2023

Nel contenzioso, la società Dueffe S.r.l. è affiancata dall'avvocato Bruno Bianchi; il Comune di Lissone è difeso dall'avvocato Valeria Raimondi.

Con ricorso proposto dinanzi al TAR per la Lombardia l’odierna appellante invocava l’annullamento del provvedimento con il quale il Dirigente del Settore Pianificazione e Gestione del Territorio del comune di Lissone aveva ordinato alla società Dueffe s.r.l. di provvedere “alla demolizione di quanto eseguito in difformità dalla DIA prot. 16436 del 14/04/2015 e SCIA in variante prot. 61611 del 23/11/2018, ed accertato con sopralluogo del 14/05/2019, nonché al ripristino dello stato dei luoghi”.

Il primo giudice respingeva il ricorso con sentenza in forma semplificata, ritenendolo infondato.

Avverso la sentenza indicata in epigrafe propone appello l’originaria ricorrente che ne deduce l’erroneità quanto alle seguenti conclusioni: la dimostrazione dell’impossibilità della riduzione in pristino è onere che grava sulla parte privata, senza peraltro trascurare il fatto che l’eventuale sostituzione della sanzione demolitoria con quella pecuniaria può essere apprezzata nella fase esecutiva del procedimento sanzionatorio; le ragioni di interesse pubblico e le motivazioni alla base dell’acquisizione di un’area ulteriore rispetto a quella occupata dalle opere pubbliche sono elementi di cui l’Ente comunale deve dare atto nel successivo provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale.

In data 7 giugno 2023 l’appellante deposita dichiarazione di rinuncia all’appello con richiesta di compensazione delle spese accettata dall’amministrazione comunale.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo dichiara estinto per rinuncia.