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Sopravvenuta carenza di interesse nel ricorso della Fondazione Sainte Croix Onlus


Pubblicato il: 7/5/2023

Nel contenzioso, la Fondazione Sainte Croix Onlus è affiancata dagli avvocati Marco Prosperetti e Domenico Tomassetti.

La Fondazione appellante impugna la sentenza n.23/2019 della I Sezione staccata di Brescia del T.A.R. della Lombardia del 9 gennaio 2019 che ha respinto il ricorso di primo grado, integrato da motivi aggiunti, proposto per ottenere l’annullamento e/o la declaratoria di nullità, previa sospensione dell’esecuzione, degli atti con i quali il Comune di Bonate di Sopra aveva disposto e reiterato il divieto di prosecuzione dell'attività edificatoria e l'ordine di demolizione e messa in pristino relativamente alla pratica edilizia di “Manutenzione Straordinaria” già assentita tramite “D.I.A. n. 64DIA/2012” del 21 giugno 2012 e “C.I.L.A. in variante in corso d'opera” depositata in data 23 marzo 2016 (in via telematica) relativi al capannone ubicato in Frazione Ghiaie nonché per ottenere il risarcimento dei danni subiti e subendi.

Il Comune di Bonate di Sopra non si è costituito, sebbene regolarmente citato.

Con memoria del 22 marzo 2023 l’appellante ha riferito che è intervenuto il decreto di espropriazione delle aree oggetto di causa con la liquidazione della relativa indennità e che l’esecuzione dell’opera pubblica, ormai realizzata, ha fatto venire meno l’interesse all’impugnazione. L’appello deve essere, conseguentemente, dichiarato improcedibile.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Settima), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo dichiara improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.