Respinto il ricorso di Simal 2006 per l'imposizione IRES e IRAP
Pubblicato il: 3/9/2023
Nel contenzioso, la società SIMAL 2006 S.L. è affiancata dagli avvocati Andrea Mina e Daniele Manca Bitti.
L’Agenzia delle Entrate notificava in data 23 luglio 2010 due avvisi di accertamento a carico della contribuente: per euro 1.342.373,52 ai fini IRES e IRAP, nonché maggior IVA per euro 262.862,85, il tutto relativamente all'anno 2005; per euro 1.290.188 ai fini Ires, Irap, nonché maggiore IVA per euro 1800 relativamente all’anno 2006.
Tanto a seguito di rettifiche effettuate sulla base di processo verbale di constatazione della Guardia di finanza, nel quale erano stati rilevati: omessa contabilizzazione di ricavi in relazione a cessioni di immobili; illegittima emissione di note di credito; disconoscimento di passività riconducibili ad operazioni inesistenti; corrispettivo percepito per l’emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti.
La contribuente ricorreva eccependo: l’inammissibilità del ricorso all’accertamento in parte induttivo ed in parte analitico; l’assenza di elementi probatori idonei relativamente alle compravendite immobiliari, violazione dell’art. 88, TUIR in relazione alla ritenuta natura di operazioni inesistenti in rapporto alle note di credito e omessa motivazione per l’accertamento induttivo.
La CTP respingeva il ricorso, e quindi veniva proposto gravame, anch’esso respinto dalla CTR con la sentenza qui impugnata. La contribuente propone così ricorso in cassazione, affidato a sette motivi. L’Agenzia si è costituita per resistere.
La Corte respinge il ricorso. Condanna la ricorrente al pagamento delle spese di lite che liquida in € 10.000,00 oltre spese prenotate a debito.