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Accolto l'appello di Sifim in materia di titoli abilitativi balneari


Pubblicato il: 7/7/2023

Nel contenzioso, la società Sifim S.r.l. è affiancata dall'avvocato Gian Comita Ragnedda; il Comune di Arzachena è assistito dall'avvocato Stefano Forgiarini; la società Le Calette Beach S.r.l. è difesa dall'avvocato Egidio Caredda.

La società Sifim ha avanzato domanda di annullamento del provvedimento unico n. 123 del 16 giugno 2016, rilasciato dal dirigente SUAP del Comune di Arzachena a favore della Nikky Beach s.r.l.s., con il quale l’ente ha autorizzato la controinteressata alla installazione di un chiosco-bar su area di sedime che la società Sifim srl assume essere di sua proprietà, rilasciato in violazione della convenzione urbanistica del 1988 e del divieto di edificabilità nella zona di 300 metri dalla fascia costiera.

Con ricorso recante nrg 841 del 2016, la società Sifim ha impugnato il provvedimento unico innanzi al T.a.r. per la Sardegna deducendo violazione e falsa applicazione delle norme in materia.

La società appellante lamenta l’illegittimità del titolo abilitativo, in quanto rilasciato su area di sedime in sua proprietà e sull’erroneo presupposto che la Nikky Beach fosse titolare di una concessione rilasciata dal Comune di Arzachena per il posizionamento di un "camion bar". Tale titolo, unito alla presunta proprietà pubblica del terreno, avrebbe legittimato la presentazione della DUAAP per la costruzione del chiosco.

Con sentenza definitiva n. 102 del 24 febbraio 2020, il T.a.r.: ha respinto il ricorso nel merito; ha superato, stante l’infondatezza del ricorso, l’eccezione di irricevibilità; ha compensato le spese.

Ha appellato la società Sifim srl che censura la sentenza impugnata per: error in iudicando, violazione art. 112 c.p.c. in relazione agli artt. 39 e 73, comma 3, c.p.a., travisamento dei fatti e dei principi di diritto, divieto di integrazione postuma della motivazione; error in iudicando, violazione del principio del contraddittorio, errata valutazione di profili di fatto e diritto dirimenti ai fini della decisione.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie, nei sensi in motivazione.