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Accolto il ricorso di Mecos S.r.l. in materia tributaria


Pubblicato il: 4/24/2023

Nel contenzioso, la società Mecos S.r.l. è affiancata dall'avvocato Daniela Ciardo, unitamente agli avvocati Fabrizio Vismara e Marco Guilizzoni.

L’Ufficio di Milano notificò il 21.12.2012 a Mecos s.r.l. un avviso di accertamento, per l’anno d’imposta 2006, contestandole un maggior volume d’affari rispetto al dichiarato, con conseguente ripresa per IVA, interessi e sanzioni.

In particolare, la ripresa, nella prospettazione dell’Ufficio, era così giustificata: la società era stata nominata quale rappresentante fiscale in Italia della società tedesca Holzer Trading GmbH, operante in Italia nella compravendita di rame e ottone, che però non aveva presentato alcuna dichiarazione IVA per l’anno 2006; la Mecos non aveva a sua volta provveduto all’emissione di fatture, alla presentazione della dichiarazione IVA e non aveva contezza degli ordini di acquisto, mentre la Holzer Trading risultava presente negli elenchi di soggetti passivi italiani negli anni 2006 e 2007 e aveva continuato ad emettere fatture anche per tutto il mese di ottobre 2006, benché la partita IVA della rappresentanza italiana fosse stata chiusa il 10.7.2006.

In definitiva, secondo l’Agenzia delle Entrate, la nomina del rappresentante fiscale non aveva altro scopo se non quello di intralciare le operazioni di controllo dell’amministrazione.

Impugnato detto avviso dalla Mecos, la C.T.P. di Milano, nel contraddittorio con l’Agenzia delle Entrate, con sentenza n. 2521/2014 accolse il ricorso, annullando l’avviso impugnato, ritenendo l’intervenuta decadenza dal potere di accertamento, giacché non risultava giustificato il raddoppio dei termini, in mancanza della dimostrazione dell’inoltro della denuncia all’A.G.

Con successiva sentenza n. 2414/2015 del 4.6.2015, la C.T.R. della Lombardia accolse però l’appello dell’Agenzia, in particolare rilevando che: l’avviso di accertamento era stato notificato alla Mecos quale ultimo rappresentante fiscale in Italia della Holzer Trading, irrilevante essendo che essa avesse chiuso la partita IVA in data 10.7.2006, in quanto essa aveva in realtà continuato ad operare anche in seguito, ed aveva comunicato la chiusura alla Holzer Trading solo in data 9.11.2006; sussisteva la responsabilità solidale con la Holzer Trading, sia perché questa aveva emesso l’ultima fattura in data 26.10.2006, sia perché la Mecos non poteva considerarsi rappresentante fiscale leggero; alcune fatture emesse dalla Holzer Trading per € 2.686.937,29 non risultavano registrate e non potevano essere assoggettate al reverse charge.

La Mecos s.r.l. ricorre ora per cassazione, sulla base di otto motivi, illustrati da memoria, cui resiste l’Agenzia delle Entrate con controricorso.

Alla luce di ciò, la Corte accoglie il primo motivo e dichiara assorbiti i restanti. Cassa in relazione la sentenza impugnata e, pronunciando nel merito, accoglie l’originario ricorso della società contribuente, con conseguente annullamento dell’avviso di accertamento impugnato. Compensa integralmente le spese dell’intero giudizio.