Rigettato il ricorso della Du.Al. S.r.l.
Pubblicato il: 6/8/2023
Nella vertenza, Du.Al. S.r.l. è affiancata dall'avvocato Teodoro Reppucci.
Dalla esposizione in fatto della sentenza impugnata si evince che: l’Agenzia delle entrate aveva notificato alla società DU.AL. s.r.l., un avviso di accertamento con il quale, relativamente all’anno 2004, aveva recuperato a tassazione un maggior reddito; avverso l’atto impositivo la società aveva proposto ricorso che era stato rigettato dalla Commissione tributaria provinciale di Avellino; la società aveva quindi proposto appello.
La Commissione tributaria regionale della Campania, sezione staccata di Salerno, ha rigettato l’appello, in particolare ha ritenuto che: non sussistevano i vizi formali e procedurali prospettati dalla società; gli elementi di prova presuntiva fatti valere dall’amministrazione finanziaria erano idonei per ritenere che la società era inserita in una frode carosello e che la stessa aveva svolto una attività fraudolenta,tenuto conto dei rapporti con società aventi il medesimo assetto proprietario di fatto, della mancanza di una logica imprenditoriale, della sussistenza di rapporti con soggetti interessati anch’essi da analoghi accertamenti per frodi carosello, della costante sottrazione all’obbligo di versamento delle imposte, dell’assenza di strutture e risorse adeguate, la società non aveva fornito adeguata prova contraria; infine, che non poteva trovare applicazione, nel caso di specie, lo ius superveniens di cui all’art. 8, d.l. n. 16/2012 in materia di costi relativi a operazioni soggettivamente inesistenti, attesa la palese connivente centralità della società nella frode.
Avverso la suddetta pronuncia la società ha quindi proposto ricorso affidato a quattro motivi di censura, cui ha resistito l’Agenzia delle entrate depositando controricorso.
Rigetta il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese di lite che si liquidano in complessive euro 10.000,00, oltre spese prenotate a debito.