Respinto il ricorso di Pasculli contro Telecom Italia
Pubblicato il: 2/24/2023
Nel contenzioso, la Signora Enrica Pasculli è affiancata dall'avvocato Riccardo Bolognese; Telecom Italia S.p.A. è difesa dagli avvocati Arturo Maresca, Roberto Romei, Franco Raimondo Boccia ed Enzo Morrico.
La Corte di appello di Milano, confermando la sentenza del Tribunale della medesima sede, ha respinto la domanda di Enrica Pasculli proposta nei confronti di Telecom Italia s.p.a. per la condanna al risarcimento del danno subìto nell’arco temporale decorrente dal novembre 2004 (epoca in cui era stato ceduto, a MP Facility, il ramo di azienda, cui apparteneva la lavoratrice) al 31.12.2005 (data della sentenza del Tribunale di Bari che aveva dichiarato, con efficacia ex tunc, l’illegittimità della cessione).
Il giudice di appello ha ritenuto che, ricostituito con effetto ex tunc il rapporto di lavoro alle dipendenze della società cedente, sorge, a carico della società cedente un’obbligazione di carattere retributivo sin dall’epoca della cessione (dichiarata illegittima) del ramo di azienda, la cui pretesa è condizionata – in difetto di prestazione di lavoro – alla costituzione in mora del creditore, messa in mora che era stata effettuata, dalla lavoratrice, solamente a seguito della sentenza del Tribunale di Bari e che non poteva essere ravvisata nel ricorso giudiziale che aveva impugnato la cessione del ramo di azienda.
Per la cassazione della sentenza ha proposto ricorso la lavoratrice affidato a due motivi. Resiste con tempestivo controricorso la società Telecom Italia s.p.a. Entrambe le parti hanno depositato memoria.
La Corte rigetta il ricorso e compensa tra le parti le spese del presente giudizio di legittimità.