Accolto l'appello del Comune di Arzachena in materia di concessioni marittime
Pubblicato il: 7/20/2023
Nella vertenza, il Comune di Arzachena è affiancato dall'avvocato Stefano Forgiarini; Zap One Services S.r.l. è difesa dagli avvocati Ilaria Napolitano e Andrea Zappalà.
La società appellata, originaria ricorrente, impugnava il provvedimento n.572 emesso in data 14 settembre 2022 con il quale il Dirigente del SUAPE del Comune di Arzachena, non la autorizzava alla realizzazione del progetto, per la richiesta di concessione demaniale marittima relativamente al posizionamento di una piattaforma amovibile in legno per l’erogazione di servizi a supporto della balneazione, in località Baja Sardinia.
Il diniego era giustificato dal parere contrario reso dall’Ufficio Tutela del Paesaggio del Comune di Arzachena, prot. n. 48832, del 12 agosto 2022.
Con la sentenza in epigrafe indicata il Tar per la Sardegna, assorbiti gli altri due, accoglieva il primo motivo di ricorso e, per l’effetto, annullava gli atti impugnati sul rilievo che la località Battistone (Baja Sardinia) non rientra nell’ambito applicativo del vincolo paesaggistico richiamato dall’Ufficio Tutela del Paesaggio, Avvocatura Comunale in quanto il relativo d. m. 12 maggio 1966 statuisce espressamente che dal vincolo s’intendono esclusi i pontili d’attracco di Cannigione e Battistone nonché le banchine portuali di Porto Cervo e che pertanto era evidente l’insussistenza in fatto dell’unico presupposto su cui si fonda l’impugnato provvedimento di diniego.
La società lamenta che il Tar. Sardegna aveva ritenuto erroneamente che la località Battistone (Baja Sardinia) ove l’appellata ha programmato l’ubicazione della piattaforma amovibile in legno non sia gravata dal vincolo paesaggistico di cui al D.M. 12 maggio 1966, col quale l’intero territorio del Comune di Arzachena (Sassari) è stato dichiarato di “notevole interesse pubblico”, ai sensi della Legge 29 giugno 1939, n. 1947, intendendosi esclusi dal vincolo con portata generale, i “pontili di attracco di Cannigione e Battistone nonché le banchine portuali di Porto Cervo”.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Settima), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto lo accoglie e, in riforma della sentenza impugnata, respinge l’originario ricorso.