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Accolti i ricorsi di Ladisa per l'affidamento del servizio di vitto per detenuti e internati


Pubblicato il: 7/29/2023

Nei contenziosi, la società Ladisa S.r.l. è affiancata dagli avvocati Angelo Clarizia, Aldo Loiodice, Giuseppe Morbidelli e Saverio Sticchi Damiani; Sirio S.r.l. è assistita dall'avvocato Ciro Sito.

La società Ladisa S.r.l. ha avanzato ricorso per la riforma delle sentenze del TAR Lazio numeri: 14493, 14998, 14043, 14044 e 14045 del 2022; nonchè dei provvedimenti ed atti adottati in relazione alle stesse.

Ladisa impugnava gli esiti delle gare pubbliche aprte per l'affidamento dei servizi di vitto ed extra-vitto per detenuti ed internati nelle strutture ed istituti penitenziari di Lazio, Abruzzo e Molise, suddivisa in sei lotti aggiudicati tramite il criterio del prezzo più basso.

Nel merito, venivano contestati provvedimenti di esclusione della società Ladisa e di conseguente aggiudicazione dell'appalto alla società Sirio.

Il Tribunale adito respingeva i ricorsi, assumendo che nella fattispecie in esame la qualificazione della concessione come contratto di servizi risultava sia dal dato testuale della lettera di invito, che dal concreto contenuto delle prestazioni richieste. L’operatore economico aggiudicatario, secondo la lex specialis, si era obbligato alla sola fornitura delle materie prime e non già a provvedere alla loro lavorazione e trasformazione per la preparazione dei pasti e per la loro distribuzione all’interno degli Istituti, pertanto il contratto oggetto dell’appalto andava qualificato come concessione di servizi per vendita di generi alimentari e non alimentari, attività diversa dal servizio di ristorazione.

Secondo il Collegio di primo grado non vi erano elementi di similitudine tra l’appalto in esame ed il servizio di ristorazione collettiva, sicchè l’Amministrazione aveva ritenuto correttamente ‘non analogo’ il servizio di ristorazione documentato nella domanda di partecipazione della deducente ai fini della dimostrazione del possesso dei requisiti di qualificazione, oggetto della procedura di gara. Inoltre, il fatturato dichiarato dalla ricorrente doveva rilevarsi come un ‘costo’ e non un ‘fatturato’.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sugli appelli, li accoglie e, per l’effetto, in riforma della sentenza impugnata, accoglie i ricorsi introduttivi proposto dalla società Ladisa s.r.l.