Respinto il ricorso di GSE contro Consorzio 1 Toscana Nord in materia di incentivi da green energy
Pubblicato il: 7/29/2023
Nel contenzioso, la società GSE - Gestore dei Servizi Energetici è affiancata dagli avvocati Andrea Zoppini, Antonio Pugliese e Giorgio Vercillo; il Consorzio 1 Toscana Nord è assistito dall'avvocato Luca Righi.
Il Consorzio di Bonifica Auser-Bientina, con sede in Viareggio, ora Consorzio 1 Toscana Nord ha realizzato un impianto fotovoltaico su una tettoia insistente su terreno di sua proprietà, ubicato in località Frazione di Santa Margherita, Comune di Capannori (LU), ed individuato al locale Catasto Terreni al foglio 80, particella catastale 1176. Ha chiesto, quindi, di essere ammesso alla tariffa incentivante prevista dal D.M. 5 maggio 2011 (c.d. “quarto conto energia”) per i “piccoli impianti”.
La richiesta veniva respinta dal GSE con provvedimento dell’11 marzo 2013, a motivo della insussistenza dei requisiti necessari per qualificare l’impianto quale “piccolo impianto”, stante che i moduli utilizzati non erano stati installati su un manufatto rispondente alla definizione di “edificio”, come richiesto per i “piccoli impianti”, dall’art. 3, comma 1, lett. u), D.M. 5.5.2011.
Proponeva ricorso avanti al TAR per il Lazio il Consorzio, contestando una non corretta interpretazione dell’art. 3 D.M. 2011, sostenendo che per “piccolo impianto”, ai sensi della norma dianzi citata, si dovrebbe intendere qualsiasi impianto, avente le caratteristiche tecniche indicate dalla norma, collocato su “edifici” o “altre aree” di proprietà dell’Amministrazione, tra cui dovrebbe ritenersi inclusa una tettoia sita sul terreno di proprietà del Consorzio stesso.
Il TAR ha accolto il ricorso, argomentando che, ai fini della qualificazione dell’impianto, non avrebbe rilevanza dirimente la questione se la tettoia in oggetto rientri o meno nel concetto di edificio, posto che l’art. 3, comma 1, lett. u), D.M. 5.5.2011, comunque consente di collocare gli impianti anche su “aree” appartenenti ad amministrazioni pubbliche.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo respinge.