Fly Leather S.r.l. vince il contenzioso per accertamento tributario di imposte dirette e indirette
Pubblicato il: 7/18/2023
Nel contenzioso, la società Fly Leather S.r.l. è affiancata dagli avvocati Loris Tosi e Giuseppe Marini.
La CTP di Vicenza accoglieva i ricorsi riuniti proposti dalla Fly Leather s.r.l. (in breve Fly) avverso distinti avvisi di accertamento, per imposte dirette e IVA, relativi agli anni 2007, 2008 e 2009, nonché avverso i relativi atti di irrogazione delle sanzioni, per gli anni 2007 e 2008, con i quali erano stati ripresi a tassazione costi ritenuti indeducibili e IVA indebitamente detratta, in quanto riguardanti operazioni considerate oggettivamente e/o soggettivamente inesistenti.
Con la sentenza n. 289/24/2016, la CTR del Veneto rigettava l’appello proposto dall’Agenzia delle Entrate.
In particolare, evidenziava come anche con riferimento alla frode ipotizzata nel PVC redatto dalla Direzione Regionale non si ravvisavano irregolarità nei confronti della Fly, in quanto le società coinvolte avevano un’adeguata struttura e capacità organizzativa, presentavano i bilanci con utili, presentavano le dichiarazioni fiscali, la merce acquistata dalla Fly (qualità crosta) era diversa, anche per il prezzo, da quella venduta (qualità fiore), il trasporto era avvenuto ad opera di un autotrasportatore diverso da quello indicato dall’Agenzia, alcune partite di pelli cedute erano passate presso la pesa pubblica di Arzignano, per cui era difficile ipotizzare la consapevolezza della Fly circa l’inesistenza soggettiva dell’operazione.
Contro la suddetta decisione proponeva ricorso per cassazione l’Agenzia delle Entrate, affidato a quattro motivi.
La Corte rigetta il ricorso e condanna l’Agenzia ricorrente al pagamento, in favore della controricorrente, delle spese del giudizio di legittimità, che liquida in complessivi € 22.000,00 per compensi, oltre alle spese forfettarie nella misura del 15%, agli esborsi liquidati in € 200,00 e agli accessori di legge.