La Cassazione accoglie il ricorso di Poste Italiane per la restituzione degli interessi Irap
Pubblicato il: 7/22/2023
Nel giudizio, Poste Italiane S.p.A. è affiancata dagli avvocati Duccio Casciani, Laura Castaldi, Nicola De Renzis Sonnino e Alessandro Fusillo.
Poste Italiane spa ha impugnato la sentenza della Commissione tributaria regionale del Lazio che, in accoglimento dell'appello proposto dall'Agenzia delle entrate esclusivamente sul capo della sentenza di prime cure recante condanna agli interessi, ed in riforma della decisione predetta, ha rigettato la domanda di rimborso presentata dalla contribuente per la restituzione della complessiva somma di € 42.812.427,00 richiesta a titolo di interessi sulle somme spettanti quale rimborso Irap, per gli anni di imposta dal 2004 al 2011, in relazione alla sopravvenuta deducibilità di tale imposta dalla base imponibile Ires, ai sensi e nei limiti di cui all'art. 2, comma 1 quater del d.l. 201/2011, convertito dalla l. n. 214/2011, ivi introdotto dall’art. 4 comma 12 del d.l. n. 16/2012, convertito dalla l. n. 44/2012.
In applicazione della predetta disposizione, la Commissione regionale ha dichiarato dovuti gli interessi dal momento dell'entrata in vigore del d.l. n. 201/2011 e fino al momento dell’ordinativo di pagamento.
Il ricorso della società contribuente è affidato a cinque motivi e l'Amministrazione resiste con controricorso.
La Corte accoglie il secondo ed il terzo motivo di ricorso, nei termini di cui in motivazione, rigetta il primo, quarto e quinto; cassa la sentenza impugnata in relazione ai motivi accolti e rinvia alla Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio, cui demanda di provvedere anche sulle spese del giudizio di legittimità.