Improcedibilità dell'appello di Cbrc contro Hera ed Herambiente
Pubblicato il: 8/3/2023
Nella vertenza, la società C.b.r.c. S.r.l. è affiancata dall'avvocato Stefano Cresta; le società Hera ed Herambiente S.p.A. sono difese dagli avvocati Giuseppe Caia, Stefano Colombari e Mario Sanino.
La società C.b.r.c. ha proposto ricorso per la riforma della sentenza n. 538/2018 del TAR Emilia Romagna.
Rilevato che, come emerge dalla dichiarazione depositata dall’appellante, in data 4 aprile 2023, la società appellante ha allegato che “nelle more, in ragione del tempo trascorso e dei mutati assetti societari sia di parte ricorrente che delle altre società, è venuto meno l’interesse della Società ricorrente alla decisione del ricorso”, rappresentando “l’improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, con integrale compensazione delle spese di lite tra tutte le parti”.
Ritenuto che, in ragione di quanto dichiarato e documentato dalla ricorrente, non resta al Collegio, in ossequio al principio dispositivo applicabile anche al giudizio amministrativo, che prendere atto di quanto sopra, applicando, per l’effetto, l'art. 35, comma 1, lettera c), del codice del processo amministrativo, che prevede che il giudice dichiara improcedibile il ricorso, tra altro, quando nel corso del giudizio sopravviene il difetto di interesse delle parti alla decisione.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sull’appello n.r.g. 2018/8913, dichiara improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse il ricorso di primo grado, annulla senza rinvio la sentenza appellata e dispone l’estinzione del giudizio. Compensa le spese del presente grado del giudizio, salvo il pagamento dei contributi unificati che pone definitivamente a carico della società C.b.r.c. s.r.l..