Accolto il ricorso della Casa di Cura Angrisani contro il Comune di Nocera inferiore
Pubblicato il: 8/5/2023
Nella vertenza, la Casa di Cura Angrisani S.r.l. è affiancata dagli avvocati Angelo Clarizia e Marcello Fortunato; il Comune di Nocera Inferiore è assistito dall'avvocato Sabato Criscuolo.
La Casa di Cura Angrisani s.r.l. ha presentato in data 05 febbraio 2015 un’istanza di riqualificazione del presidio riabilitativo Villa dei Fiori per l’adeguamento della struttura agli standard imposti dalla normativa regionale sopravvenuta.
La struttura ricade in “Zona 1b tutela dell’ambiente naturale di 2° grado” del P.U.T. dell’Area sorrentino – amalfitana di cui alla LRC 35/1987. Con il provvedimento del 19 novembre 2015 la A.s.l. di Salerno esprimeva “parere favorevole alla rimodulazione con ampliamento dei locali…”. Veniva quindi attivato il procedimento di variante al P.U.T. ai sensi dell’art. 13 della legge regionale della Campania n. 1/2007.
Regione Campania, ai fini dell’assentibilità della proposta variante, riteneva che “la documentazione progettuale dovesse essere integrata da una dettagliata relazione paesaggistica. Dato che il procedimento non veniva definito, la società esperiva un ricorso avverso il silenzio inadempimento ex artt. 31 e 117 c.p.a.
Con delibera consiliare n. 1/2022 il Comune negava l’interesse pubblico dell’intervento. I predetti atti sono stati impugnati dalla Casa di cura con ricorso, integrato da motivi aggiunti, dinanzi al T.a.r. per la Campania sezione staccata di Salerno che, con sentenza n. 1049 del 2022, respingeva il ricorso.
La Casa di Cura Angrisani S.r.l. ha interposto appello avverso la predetta sentenza del T.a.r. per la Campania.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie nei sensi di cui in motivazione e, in riforma della sentenza appellata, accoglie il ricorso di primo grado e annulla gli atti impugnati. Condanna il Comune appellato alla rifusione in favore della appellante delle spese del doppio grado che si liquidano complessivamente in euro 5.000,00, oltre IVA, CAP e spese generali come per legge.