Rinuncia del ricorso della Città Metropolitana di Roma in materia di consulenza automobilistica
Pubblicato il: 8/7/2023
Nel contenzioso, Città Metropolitana di Roma Capitale è affiancata dall'avvocato Giovanna Albanese; Soc. 2 Biemme Centro Servizi s.a.s di Bardelloni Giorgia e C è assistita dall'avvocato Daniele Vagnozzi.
La Città metropolitana di Roma Capitale ha interposto appello nei confronti della sentenza 3 luglio 2017, n. 7586 del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, Sez. II, che ha accolto il ricorso e i motivi aggiunti della 2 Biemme Centro Servizi s.a.s. rispettivamente avverso il provvedimento in data 5 maggio 2016 di revoca dell’autorizzazione all’attività di consulenza automobilistica per la circolazione dei mezzi di trasporto n. 334/2002, nonché avverso il verbale n. 6 del 5 maggio 2016 di irrogazione della sanzione amministrativa.
Espone di essere titolare, dal 2002, dell’autorizzazione, rilasciata dall’allora Provincia di Roma, all’esercizio dell’attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto e di avere poi acqusito anche l’autorizzazione della Regione Lazio per l’attività di riscossione delle tasse automobilistiche.
In data 20 novembre 2014 la Regione Lazio ha contestato alla 2 Biemme il mancato versamento di tributi automobilistici per circa 64.000 euro (importo comprensivo delle sanzioni), revocandole l’autorizzazione alla riscossione; a causa di ciò il successivo 30 marzo 2015 la Città metropolitana di Roma Capitale comunicava l’avvio del procedimento di revoca dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività di consulenza automobilistica per “gravi abusi”.
Con il ricorso in primo grado la società 2 Biemme Centro Servizi ha impugnato la revoca dell’attività di consulenza, deducendo la violazione della disciplina sul partecipazione al procedimento amministrativo, il vizio di eccesso di potere sotto plurimi profili sintomatici, nonché la violazione dell’art. 9 della legge n. 264 del 1991; con i motivi aggiunti ha dedotto l’illegittimità della conferma della revoca per difetto di motivazione e violazione di legge.
La sentenza appellata ha accolto il ricorso.
Con atto depositato in data 12 aprile 2023 la Città metropolita di Roma Capitale ha rinunciato all’appello.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando, dà atto dell’intervenuta rinuncia al ricorso in appello. Condanna l’appellante alla rifusione, in favore della società appellata, delle spese di giudizio, liquidate in euro duemila/00 (2.000,00).