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Rigettata la domanda di condono edilizio di Martino S.a.s.


Pubblicato il: 8/9/2023

Nel contenzioso, Martino S.a.s. di Martino Giovanni è affiancata dall'avvocato Gianmarco Poli; il Comune di Milano è difeso dagli avvocati Paola Cozzi, Giuseppe Lepore, Antonello Mandarano, Alessandra Montagnani Amendolea, Anna Maria Pavin, Maria Lodovica Bognetti ed Elena Maria Ferradini.

I ricorrenti per revocazione avevano impugnato la sentenza n.1647 del 2017 con cui il Tar per la Lombardia ha respinto l’originario gravame, proposto al fine di ottenere l’annullamento dell’ordinanza datata 27 dicembre 2016 emessa dal Dirigente del Servizio interventi edilizi maggiori del Comune di Milano, pratica PG 485465/2016, con la quale è stata respinta la domanda di condono edilizio presentata dalla Martino s.a.s. il 26 settembre 2016 (ai sensi del decreto legge n. 269 del 2003 e della legge regionale n. 31 del 2004), ed è stata, inoltre, ordinata la demolizione delle opere realizzate abusivamente.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 6060/2020 (qui impugnata per revocazione) ha rigettato l’appello avverso la pronuncia del Tar per la Lombardia.

Avverso la citata sentenza n. 6060/2020 hanno proposto ricorso per revocazione la società “Martino s.a.s. di Martino Giovanni”, e Giovanni Martino per i motivi che saranno più avanti esaminati. Si è costituito in giudizio il Comune di Milano chiedendo che il ricorso per revocazione venga dichiarato inammissibile o comunque infondato.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sul ricorso per revocazione, come in epigrafe proposto, lo rigetta. Condanna i ricorrenti in revocazione al pagamento delle spese di giudizio in favore del Comune di Milano, liquidate in complessivi euro 4.000,00 (quattromila\00), oltre accessori dovuti per legge.