Improcedibilità dell'appello di Acqua Minerale San Benedetto S.p.A.
Pubblicato il: 8/9/2023
Nel contenzioso, la società Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. è affiancata dall'avvocato Sergio Della Rocca; la società Santa Croce S.r.l. è difesa dagli avvocati Claudio Di Tonno, Giulio Mastroianni e Matteo Di Tonno.
La società Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Abruzzo n. 43/2022 con la quale è stato accolto il ricorso per motivi aggiunti da essa proposto avverso l’avviso pubblicato in data 17 maggio 2019, con il quale l’amministrazione regionale ha indetto la procedura per l’affidamento della concessione di acque minerali “Sant’Angelo”, sita nel Comune di Popoli.
Nello specifico, con la sentenza impugnata sono state ritenute fondate le censure incentrate sulle previsioni concernenti la c.d. clausola sociale – in quanto la Regione avrebbe dovuto svolgere adeguati approfondimenti in ordine ai livelli occupazionali ai fini dell’applicazione dell’art. 33, comma 5 bis della l.r. n. 15 del 2002 e non avrebbe, dunque, dovuto basarsi solo sulle dichiarazioni del concessionario uscente –, nonché quelle riferite alla perimetrazione dell’area di concessione.
Sia la società appellata sia la Regione Abruzzo si sono costituite in giudizio articolando eccezioni preliminari e insistendo per l’infondatezza dell’appello, con proposizione anche di appelli incidentali.
Con atto depositato in data 3 luglio 2023, l’appellante principale ha dichiarato la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso e alla decisione di primo grado, chiedendo, dunque, l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata. A tale richiesta ha aderito la società controinteressata, appellante incidentale, con atto depositato in pari data.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Settima), definitivamente pronunciando sull’appello (R.G. n. 3273 del 2022), come in epigrafe proposto, dichiara improcedibile il ricorso di primo grado e annulla senza rinvio la sentenza impugnata.