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Respinto l'appello di Belvedere S.p.A. per il riconoscimento della qualifica di impianto alimentato da fonti rinnovabili


Pubblicato il: 8/5/2023

Nella vertenza, la società Belvedere S.p.A. è affiancata dall'avvocato Stefano Grassi; GSE S.p.A. è difesa dall'avvocato Filippo Pacciani.

Con l’appello in trattazione, la Società Belvedere s.p.a. ha impugnato la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione Terza ter, 1 ottobre 2019, n. 11445, che ha respinto il suo ricorso avverso il provvedimento del G.S.E. del 28 ottobre 2013 di rigetto dell’istanza di riconoscimento della qualifica di impianto alimentato da fonti rinnovabili (IAFR).

La Società aveva richiesto tale qualifica ai sensi dell’art. 4, comma 1, del decreto 18 dicembre 2008, per una asserita “nuova centrale di cogenerazione della discarica di Peccioli”, ovvero un impianto termoelettrico di potenza nominale di 1,875 MW, realizzato in un’area già interessata da un’importante piattaforma di trattamento e smaltimento di rifiuti, in specie solidi urbani.

Il diniego è stato motivato sull’assunto che mancherebbe il requisito per poter qualificare ridetto impianto come “nuovo”, in quanto utilizza il biogas proveniente dal modulo di discarica (1° ampliamento) già sfruttato dall’impianto preesistente (n. 2 da 960 kWe e n. 1 da 511 kWe in convenzione CIP6/92), del quale verranno altresì riutilizzati i pozzi d’estrazione e le tubazioni di convogliamento del biogas sino alla centrale di trattamento e deumidificazione di nuova installazione. L’atto ha rilevato altresì una serie di carenze documentali.

Il Tribunale adito ha respinto il ricorso, condannando la ricorrente al pagamento delle spese di lite, ritenendo che il G.S.E. abbia fatto buon governo dei principi che nel tempo hanno vietato il cumulo dei benefici.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo respinge. Condanna la Società Belvedere s.p.a. al pagamento delle spese del grado di giudizio, che liquida in euro 5.000/00 (cinquemila/00) a favore del G.S.E. s.p.a.