Accolto il ricorso di Colas Rail Italia per il sistema di trasporto con mezzi elettrici nel pescarese
Pubblicato il: 8/31/2023
Nella vertenza, la società Colas Rail Italia S.p.A. è affiancata dall'avvocato Biagio Giliberti; Comitato Strada Parco Bene Comune è assistita dagli avvocati Claudio Di Tonno e Matteo Di Tonno; il Comune di Montesilvano è difeso dall'avvocato Marina De Martiis.
La società Colas Rail Italia S.p.A. ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Abruzzo n. 00507/2022.
Oggetto della controversia è la realizzazione della filovia che dovrebbe collegare Montesilvano a Pescara. L’intervento, avendo come obiettivo quello di conseguire un decisivo decongestionamento del traffico attraverso la realizzazione di un sistema pubblico di trasporto con mezzi interamente elettrici, si propone di abbattere gli attuali importanti livelli di inquinamento da polveri sottili. Il progetto iniziale era in realtà molto più ampio, dovendo collegare anche altre località del pescarese (Francavilla).
Per ragioni di finanziamento si è dunque stabilito di ripartire l’opera in tre lotti funzionali e di concentrarsi, innanzitutto, sul primo lotto che riguarda esclusivamente, come già anticipato, l’asse di collegamento tra Montesilvano e Pescara (pari a circa 8 km).
Nel 2007 il MIT rilasciava nulla osta tecnico, ai fini della sicurezza, sul progetto di filovia nella parte riguardante gli aspetti infrastrutturali, rinviando le valutazioni finali relative al mezzo da utilizzare ossia al veicolo ibrido diesel/elettrico a quel momento contemplato (parte innovativa) ad un ulteriore intervento, in funzione di completamento del suddetto nulla osta tecnico, da parte di apposita Commissione di Sicurezza. Nel frattempo il Comitato VIA regionale decideva, mediante atti adottati tra il 2008 ed il 2014, di escludere il progetto stesso dalla assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale.
La società che avrebbe dovuto fornire il mezzo di trasporto ibrido (Phileas) era fallita. Di qui la decisione di optare per un mezzo esclusivamente elettrico di tipo “Tram Look” (e dunque non più ibrido diesel/elettrico).
Con atto del 15 marzo 2021, veniva poi rilasciato il nulla osta tecnico alla sicurezza anche sulla parte innovativa ossia sul mezzo da utilizzare. Mezzo che, come anticipato, sarebbe stato solamente elettrico (di qui la formulazione di una specifica perizia di variante, la quale riguardava anche altri aspetti tra cui la posa in opera di un nuovo manto bituminoso e la messa in sicurezza mediante allargamento di alcuni tratti di marciapiede). Il nulla osta conteneva alcune prescrizioni la cui ottemperanza avrebbe dovuto poi essere verificata nella successiva fase di valutazione circa l’idoneità del mezzo stesso.
Un comitato di cittadini si opponeva a tale progetto, e in particolare alla terza variante (che sostanzialmente comporta il passaggio da tram ibridi diesel-elettrici Phileas a tram esclusivamente elettrici ossia “Tram look”), e dunque presentava ricorso al TAR Pescara che ha ritenuto di accogliere il gravame.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto, in riforma della gravata sentenza, rigetta il ricorso di primo grado. Spese del doppio grado compensate.