Respinto il ricorso della San Francesco Energy contro il vincolo immobiliare della "Corte San Francesco"
Pubblicato il: 9/4/2023
Nella vertenza, Società Agricola San Francesco s.s. e San Francesco Energy S.r.l. sono affiancate dagli avvocati Vincenzo Fedele e Andrea Sticchi Damiani; il Comune di Sona è difeso dagli avvocati Stefania Cavallo, Giulio Pasquini ed Elena Stella Richter.
La società San Francesco Energy S.r.l. ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Veneto n. 642/2017.
Il compendio denominato "Corte San Francesco" è di proprietà della Società Agricola San Francesco, ricorrente appellante, e su di esso l’altra ricorrente appellante San Francesco Energy, che fa capo alle medesime persone è interessata a realizzare un impianto fotovoltaico della potenza di 41,998 KW, comprendente 183 mila pannelli solari posati a terra per un’estensione di 630 mila mq.
Si controverte dei provvedimenti con i quali il competente ufficio periferico del Ministero della cultura ha inteso imporre sull’area circostante la corte, ovvero sul fondo agricolo descritto, un vincolo di tutela indiretta ai sensi dell’art. 45 del d. lgs. 42/2004, “interferendo” con la possibilità di realizzare il citato impianto fotovoltaico.
Con il provvedimento 17 luglio 2013 prot. n.20039, la Soprintendenza ha nuovamente comunicato, imponendo le relative misure di salvaguardia, l’avvio del procedimento di imposizione del vincolo indiretto.
Le società hanno impugnato questo provvedimento con ricorso.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sull’appello come in epigrafe proposto (ricorso n.73/2018 R.G.), lo respinge. Condanna le ricorrenti appellanti in solido a rifondere alle amministrazioni intimate, Ministero della cultura e Comune di Sona, le spese del giudizio, spese che liquida in € 6.000 per ciascuna parte, e così per complessivi € 12.000 (dodicimila/00) complessivi, oltre rimborso spese forfetario ed accessori di legge, se dovuti.