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WallMax vince il contenzioso contro Roxtec in materia di abuso di posizione dominante


Pubblicato il: 9/11/2023

Nel contenzioso antitrust, WallMax è affiancata dagli avvocati Francesca Ferrari di Eptalex e Vittorio Minervini. Roxtec è stata assistita nel procedimento antitrust dallo studio BonelliErede nonché dallo studio Simmons and Simmons.

I protagonisti di questa vicenda sono una piccola società italiana, WallMax, e una imponente società svedese, Roxtec con sede principale in Svezia e presenza in 28 paesi in Europa, in Asia, in America e in Africa. WallMax è stata costituita nel 2011, ha sede in Italia, ma produce in India.

Roxtec nel 1990, data della sua costituzione, ha realizzato un modulo passacavo sfogliabile depositando il relativo brevetto, scaduto a ottobre del 2010. WallMax nel 2011 ha iniziato un’attività di progettazione e ricerca volta alla produzione e commercializzazione di sistemi sigillanti dotati di moduli passacavo sfogliabili basati sulla tecnologia del brevetto Roxtec nel frattempo scaduto. Quando, nel 2015, WallMax si è per la prima volta affacciata sul mercato è cominciata l’aggressione da parte di Roxtec consistita nel deposito di una serie di richieste di registrazione di marchi europei relativi alla forma del modulo passacavi a suo tempo brevettato nonché nella instaurazione di una pluralità di azioni giudiziarie in diverse giurisdizioni: India, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Germania, Olanda e Singapore. Nella maggior parte di questi Paesi WallMax, nel momento in cui è stata aggredita giudizialmente, non aveva neppure iniziato la commercializzazione.

Questa piccola società italiana ha deciso di resistere all’aggressione con una difesa anche proattiva, consistita nel deposito di azioni per ottenere la declaratoria di invalidità dei marchi registrati da Roxtec e volti solo a proteggere una funzionalità tecnica, ma anche nel deposito nel 2018 di una denuncia avanti l’Autorità Antitrust.

Il lavoro svolto dall’Autorità è stato molto significativo e ciò sotto più profili: innanzitutto si tratta di una vicenda dall’elevato contenuto tecnico, in secondo luogo è stato necessario per l’Autorità “seguire” le varie iniziative giudiziarie instaurate da Roxtec sia prima che successivamente alla denuncia.

La conclusione della vicenda si è realizzata con la delibera del 3 agosto (in allegato) con il quale l’Autorità – con una decisione che ha rilievo non solo rispetto al caso specifico ma anche rispetto alla concorrenza in quanto tale – ha riconosciuto la posizione dominante di Roxtec e la sussistenza delle condotte denunciate «il deposito strategico di marchi UE, il contenzioso avviato nei confronti di WallMax … nonché le modalità denigratorie scelte da Roxtec per comunicare ai clienti le azioni intraprese», ritenendo che le stesse siano riconducibili ad un’unica e complessa «strategia escludente» posta in essere da Roxtec in danno di Wallmax e del commercio intracomunitario. È stata irrogata a Roxtec una sanzione pari a 15 milioni di euro.