Accolto l'appello di La Quercia 23 S.r.l. contro Roma Capitale
Pubblicato il: 9/12/2023
Nella vertenza, La Quercia 23 S.r.l. è affiancata dagli avvocati Franco Carlini e Andrea Ippoliti; Roma Capitale è difesa dall'avvocato Michele Memeo.
La società La Quercia S.r.l. ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 9782/2022, con cui si è rigettato il ricorso proposto dalla medesima società avverso il provvedimento prot. CA/268/2021 del 04/02/2021, notificato il 09/02/2021, di rigetto dell'istanza di occupazione di suolo pubblico emergenziale Covid, con contestuale ordine di rimozione entro sette giorni dalla notificazione, ed i relativi atti presupposti, fra cui la nota prot. RI/28115 del 06.11.2020 della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, menzionata nel provvedimento di diniego, sebbene non comunicata alla parte.
L’atto gravato in prime cure, nonché la nota della Sovrintendenza Capitolina in esso richiamata, depositata in prime cure, sono fondati sul rilievo che lo spazio di cui alla richiesta occupazione dista meno di cinque metri dalla Chiesa di Santa Maria della Quercia, sottoposta a vincolo monumentale diretto con D.M. 23/05/1955, in violazione della prescrizione dall'Allegato 1) punti 4 e 7 della Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 81/2020.
Con la sentenza oggetto dell’odierno appello, il giudice di prime cure ha rigettato il ricorso, ritenendo infondate tutte le doglianze attoree.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, in riforma della sentenza appellata, accoglie il ricorso di primo grado. Compensa le spese di lite del doppio grado.