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Il CdS si pronuncia sul contenzioso in materia di assegnazione dell'immobile comunale in località Marina di Rocca Nettuno


Pubblicato il: 9/19/2023

Nel giudizio, Deborah Valente S.r.l. è affiancata dall'avvocato Alessio Giuseppe Colistra; Hispanitalia Hotels S.r.l. è difesa dall'avvocato Vincenzo Epifanio e il Comune di Tropea dall'avvocato Giovanni Spataro.

La società Deborah Valente S.r.l. presentava manifestazione di interesse “all’assegnazione in concessione dell’immobile di proprietà comunale nell’ex area depuratore del Convento in località Marina di Rocca Nettuno”, di cui all’avviso pubblicato in data 5.7.2019 dal Comune di Tropea, interessato a riqualificare l’area in questione per bonificarla ed al fine di destinarla “a zona verde attrezzata a servizio delle strutture pubbliche limitrofe recuperando le volumetrie esistenti per uso servizi di uso pubblico ed attività annesse, parco urbano e verde urbano di riqualificazione urbana”, nonché per adibirla “allo svolgimento di attività a favore della collettività” (cfr. art. 1 Avviso pubblico- Finalità).

Avverso gli atti della procedura selettiva la predetta società, classificatasi seconda in graduatoria dopo la società Hispanitalia Hotels s.r.l., proponeva ricorso dinnanzi al T.a.r. Calabria, sede di Catanzaro, impugnando altresì in via incidentale ex art. 116 c.p.a. il diniego parziale di accesso agli atti della procedura, opposto dal Comune di Tropea.

Con le censure formulate la ricorrente lamentava: l’illegittimità dell’intera procedura, dell’avviso pubblico e della determinazione dei criteri di valutazione delle offerte e l’illegittimità del diniego di accesso alla documentazione progettuale aggiudicataria, a seguito di opposizione da parte della controinteressata all’ostensione.

Il Tribunale amministrativo, nella resistenza dell’Amministrazione comunale e della controinteressata, ha respinto il ricorso, ritenendo infondata anche l’istanza incidentale di esibizione degli atti, cui il Comune non aveva dato corso a seguito di opposizione ex art. 53 d.lgs. 50/2016 della controinteressata.

Avverso la sentenza di prime cure la società originaria ricorrente ha proposto il presente gravame articolato in quattro motivi di diritto, con cui ha riproposto le doglianze formulate in primo grado, comprese quelle volte a contestare il diniego parziale di accesso all’intera proposta progettuale della prima classificata, formulando contestuale istanza di sospensione dell’esecutività della sentenza.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), non definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, così provvede: respinge il primo motivo di appello; accoglie il quarto motivo di appello, nei sensi e nei termini di cui in motivazione, e, per l’effetto, ordina al Comune di Tropea di esibire la documentazione richiesta da parte appellante indicata in parte motiva, nel termine di giorni trenta, decorrente dalla comunicazione della presente sentenza o dalla sua notificazione a cura di parte, se anteriore.