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Respinto il ricorso di Slem S.r.l. per l'affidamento del servizio di mensa del collegio universitario San Vincenzo


Pubblicato il: 9/21/2023

Nel giudizio, Slem S.r.l. è affiancata dagli avvocati Angelo Clarizia e Aldo Loiodice; l’Azienda Servizi alla Persona “Collegio Morigi - De Cesaris” è assistita dagli avvocati Danilo Biancospino e Maria Letizia Pellacani.

La società Slem S.r.l. ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per l'Emilia Romagna, Sezione staccata di Parma, n. 276 del 29 settembre 2022, resa tra le parti, concernente la decadenza dall’affidamento della gestione del servizio mensa di un collegio universitario.

La società Slem ha impugnato la decadenza dall’aggiudicazione della gestione del servizio mensa del collegio universitario “San Vincenzo” adottata dall’Azienda Servizi alla Persona “Collegio Morigi - De Cesaris (di seguito Azienda) con determina n. 24 del 21 aprile 2022.

In particolare, l’aggiudicazione alla ricorrente era intervenuta con provvedimento n. 56 del 6 settembre 2021, in esito ad una procedura negoziata avviata dalla stessa Azienda, e prevedeva anche l’esecuzione anticipata del servizio a far data dal 6 ottobre 2021.

Dopo la stipula del contratto, l’Azienda richiedeva nuovamente la fideiussione in originale e la SCIA per l’avvio dell’attività, quantificando poi le spese a carico della società aggiudicataria nel periodo pregresso per acqua e teleriscaldamento, e preannunciava il calcolo del consumo di energia elettrica, in ragione dell’inadempimento all’obbligo di voltura. Con la medesima richiesta si chiedeva anche il pagamento del canone di concessione ancora non versato e si avvertiva che, in difetto di adempimento: “la stazione appaltante ritiene che sussistono le condizioni per la revoca dell’aggiudicazione”.

In data 21 aprile 2022, il Direttore dell’Azienda adottava la determinazione n. 24 del 21 aprile 2022 con cui veniva disposta la decadenza dall’aggiudicazione.

La società Slem ha impugnato quest’ultimo provvedimento dinanzi al Tar di Parma, che con la sentenza indicata in epigrafe (n. 267 del 2022), ha respinto il gravame, condannando la ricorrente alle spese di giudizio.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza), definitivamente pronunciando sull'appello n. 65 del 2023, come in epigrafe proposto, lo respinge.