Accolto l'appello dell'Agenzia delle Dogane contro Fratelli Nuzzi S.r.l.
Pubblicato il: 9/22/2023
Nel contenzioso, Fratelli Nuzzi S.r.l. è affiancata dall'avvocato Ida Maria Dentemaro.
Con ricorso al Tribunale amministrativo regionale per il Lazio - sede di Roma la Garsoil s.r.l. impugnava il provvedimento del 12 febbraio 2021, prot. n. 6840, dell’Ufficio delle Dogane di Bari, recante il diniego alla voltura della licenza fiscale per l’esercizio di un deposito fiscale di prodotti energetici sottoposti ad accisa ubicato nel comune di Gioia del Colle, avente n. IT00BAO00092K, intestata alla Fratelli Nuzzi s.r.l. - prodotti energetici, che questa aveva convenuto di trasferire alla ricorrente, subordinatamente alla voltura della licenza, sulla base del contratto d’affitto di ramo d’azienda tra le parti comprendente il deposito in questione.
Il diniego impugnato era motivato sotto plurimi profili, incentrati sulla mancanza in capo all’affittuaria Garsoil dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti dalla disciplina di settore, necessari per il rilascio dell’autorizzazione a gestire un deposito fiscale di prodotti energetici, tra cui in primis il requisito della «solida posizione economica», oltre che a causa del mancato raggiungimento della soglia minima di legge di estrazioni esenti o agevolate dal deposito di prodotti ivi stoccati.
Il ricorso contro il diniego i cui contenuti sono così sintetizzabili era accolto dall’adito Tribunale amministrativo con la sentenza indicata in epigrafe.
A fondamento della statuizione di accoglimento dell’impugnazione quest’ultima considerava privi di base normativa i requisiti la cui mancanza era stata posta a fondamento del diniego, perché non previsti dalla legge.
Per la riforma della sentenza di primo grado l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha proposto appello, al quale resiste la Fratelli Nuzzi s.r.l. - prodotti energetici, interveniente ad adiuvandum nel giudizio di primo grado.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Settima), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, in riforma della sentenza di primo grado, respinge il ricorso.