Il CdS si pronuncia sul contenzioso tra il Comune di Lovere e Fin.Se.Ta. S.n.c.
Pubblicato il: 9/27/2023
Nel contenzioso, il Comune di Lovere è affiancato dagli avvocati Giuseppe Calvi e Gabriele Pafundi; Fin.Se.Ta. S.n.c. è difesa dagli avvocati Maria Ughetta Bini e Paola Ramadori.
Il Comune di Lovere ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Lombardia n. 00148/2017.
La società è proprietaria di un fabbricato strutturato su due livelli fuori terra ricadente in area gravata da vincolo paesaggistico, afferma che nel corso dell’anno 2002 eseguiva una sopraelevazione dell’immobile con contestuale abbassamento delle altezze interne dei due piani esistenti, dando vita ad un terzo livello asseritamene destinato a ripostiglio, collegandolo ad un fabbricato antistante, anch’esso di proprietà della Società e destinato ad esercizio di attività alberghiera, mediante una scala con ballatoio di accesso (assume l’amministrazione che le opere sarebbero state ultimate successivamente all’anno 2006).
Relativamente a dette opere, in data 7 aprile 2005 la proprietà presentava istanza di rilascio del permesso di costruire e autorizzazione ambientale in sanatoria in merito alla quale il Comune di Lovere si esprimeva negativamente il 12 maggio 2005 sotto entrambi i profili.
I dinieghi venivano impugnati dalla Società innanzi al Tar per la Lombardia, Sezione staccata di Brescia, con ricorso iscritto al n. 1298/2007, respinto con sentenza n. 148 del 2 febbraio 2017.
La sentenza di primo grado veniva impugnata dal Comune con appello depositato il 26 luglio 2017.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto: accoglie l’appello principale; in parte respinge e in parte dichiara improcedibile l’appello incidentale; condanna la parte appellata al pagamento delle spese del doppio grado di giudizio che liquida in € 6.000,00 oltre oneri di legge.