Caso "Dirty Waste": pienamente assolto General Rottami perché il fatto non sussiste
Pubblicato il: 10/9/2023
Puccio penalisti associati, con un team composto dal founding partner Andrea Puccio e dalle associate Carola Panicali e Francesca Tomasello ha affiancato General Rottami.
Piena assoluzione per la società General Rottami e i suoi amministratori nell’ambito del procedimento penale avente ad oggetto la nota operazione “Dirty Waste”, originato dalle attività d’indagine condotte dalla Procura Distrettuale Antimafia di Brescia.
Il procedimento, iscritto a carico sia di diversi legali rappresentanti e dipendenti di alcune società operanti nel settore del commercio dei metalli, sia della società General Rottami, imputata ex d.lgs. 231/01, aveva ad oggetto una serie di gravi contestazioni, che spaziavano dall’attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, ai delitti di falso, alla gestione illecita di rifiuti in violazione delle autorizzazioni ambientali rilasciate dagli Enti competenti.
La società General Rottami, con i suoi amministratori, ad avviso della Procura era il centro nevralgico dell’attività illecita in contestazione: presso l’impianto produttivo, i rifiuti non sarebbero stati sottoposti a operazioni di recupero e, anzi, sarebbero stati miscelati con sostanze estranee pericolose, per essere poi consegnati, sotto le mentite spoglie di End of Waste (cessato rifiuto), ad alcune acciaierie lombarde. Ciò avrebbe consentito alla società di godere di un ingiusto profitto, dovuto anche al risparmio di costi, a scapito della salvaguardia dell’ambiente.
Nel corso dell’attività di indagine, nel febbraio 2020, veniva anche data esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo sia dell’impianto produttivo, sia della società, nonché di svariati mezzi e veicoli, con contestuale nomina di un amministratore giudiziario di General Rottami.
Nell’ambito del dibattimento, l’impianto accusatorio è stato confutato dalla difesa. Già con il controesame dei testimoni d’accusa, è emerso come le contestazioni si fondassero su interpretazioni errate della normativa di riferimento e su un compendio investigativo lacunoso, sorretto da percezioni e apparenze, talvolta prive di riscontri concreti.
All’esito della requisitoria del PM e delle discussioni della difesa, il Tribunale di Brescia, con il giudice dott.ssa De Nisi, ha assolto gli imputati, perché il fatto non sussiste, in relazione a tutti gli addebiti, disponendo, in conseguenza, anche l’immediata perdita di efficacia di tutte le misure cautelari in essere a carico di General Rottami.
A distanza di otto anni dall’inizio delle indagini e di circa 4 anni dall’applicazione della misura cautelare, la complessa e delicata vicenda giudiziaria si è quindi conclusa.