Respinto il ricorso di Italiana Sistemi per l'affidamento dei servizi di ingegneria e progettazione delle infrastrutture sulla tratta A56
Pubblicato il: 11/7/2023
Nel contenzioso, Italiana Sistemi S.r.l. è affiancata dall'avvocato Paolo Canonaco; Tangenziale di Napoli S.p.A. è difesa dall'avvocato Giuseppe Sartorio.
La società Italiana Sistemi s.r.l., nella qualità di mandataria del costituendo RTI con Saditer s.r.l., partecipava alla procedura aperta per l’affidamento di un “contratto quadro di servizi di ingegneria per la progettazione definitiva ed esecutiva e di CSP per interventi di manutenzione delle infrastrutture ricadenti nella tratta autostradale A56” (CIG: 82975678E5) pubblicato sulla GCE Europea n. 22 A138 -339611 del 20 luglio 2020, dichiarando – tra l’altro, di avere ‘soddisfatto tutti gli obblighi relativi al pagamento di imposte, tasse o contributi previdenziali’.
Con provvedimento del 16 febbraio 2021, la Stazione appaltante Tangenziale di Napoli s.p.a. aggiudicava l’appalto al costituendo RTI, ai sensi dell’art. 32, comma 5, d.lgs. n. 50/2016, condizionando l’aggiudicazione alla verifica dei requisiti di carattere generale e tecnico – professionale. Nell’ambito di tale verifica, acquisiva la nota da Inarcassa, con cui l’Ente previdenziale comunicava di non poter rilasciare la dichiarazione di regolarità contributiva per Italiana Sistemi s.r.l. ‘in quanto la società non risulta in regola con gli adempimenti verso Inarcassa’.
A seguito di tale comunicazione, la società Italiana Sistemi forniva chiarimenti alla Stazione appaltante. La società comunque manifestava la propria volontà ‘di procedere al pagamento con richiesta formalmente esplicitata prima della scadenza delle offerte’, pertanto riferiva che, nel marzo 2021, dopo aver saldato integralmente la rateizzazione, aveva provveduto a richiedere e ottenere il rateizzo di quanto dovuto per l’anno 2018 pagando la prima rata, ‘risolvendo così la situazione di irregolarità’.
Con provvedimento del 1 aprile 2021, la Stazione appaltante disponeva l’esclusione del RTI aggiudicatario ex art. 80, coma 4, d.lgs. n.50/2016 (e conseguente revoca dell’aggiudicazione), osservando che l’impegno a formalizzare il piano di rateizzazione per la dichiarazione del 2019 è stato perfezionato dopo il giorno 10 settembre 2020, ossia in data 10 marzo 2021.
All’esito dell’istruttoria, con delibera n. 60 del 2.2.2022, tramessa con nota prot. 10530 del 11.2.2022, l’ANAC, avendo rilevato una dichiarazione non veritiera resa in sede di gara a titolo di ‘colpa grave’, deliberava di irrogare alla società Italiana Sistemi s.r.l. la sanzione pecuniaria di euro 1.500,00, e la sanzione della interdizione dalla partecipazione alle procedure di gara e dagli affidamenti di subappalto per giorni 30 (trenta), nonché di disporre a carico della stessa impresa l’inserimento della relativa annotazione nel Casellario informatico degli operatori economici dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi o forniture.
La società Italiana Sistemi s.r.l. proponeva ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo regionale per il Lazio avverso la delibera ANAC n. 60 del 2022, chiedendone l’annullamento e denunciandone l’illegittimità, in quanto l’ANAC aveva frainteso la segnalazione inviata dalla Stazione appaltante.
Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, con sentenza n. 2420 del 2023, dopo aver acquisito, in sede istruttoria, la relazione di Inarcassa e i chiarimenti dell’ANAC, respingeva il ricorso. La società Italiana Sistemi s.r.l. ha appellato la suddetta pronuncia.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo respinge. Compensa integralmente le spese di lite tra le parti.