Notizie

MF - I ranking di Class Editori | Best of

Accolto il ricorso di Coppola Vincenzo S.r.l. contro il Comune di Napoli


Pubblicato il: 11/21/2023

Nella vertenza, Coppola Vincenzo S.r.l. è affiancata dall'avvocato Enrico Soprano; il Comune di Napoli è assistito dagli avvocati Antonio Andreottola e Fabio Maria Ferrari.

La Coppola Vincenzo s.r.l. agisce nel presente giudizio per l’annullamento dell’ordinanza n. 24 del 17 marzo 2010 del Comune di Napoli, con la quale le è stata ingiunta la cessazione immediata dell’attività commerciale da essa svolta nei locali ubicati in via Pigna n. 28, in cui esercitava la vendita al dettaglio e all’ingrosso di elettrodomestici e prodotti elettrici.

L’ordine di cessazione era diretto all’«area eccedente mq 250», limite di superficie autorizzato. L’attività commerciale era stata in origine autorizzata con provvedimento comunale del 16 maggio 1988, n. 880584, rilasciato «per svolgere attività di vendita al minuto dei generi compresi nelle seguenti tabelle merceologiche: Tabb. XII e XIV cioè materiale idraulico, igienico-sanitario, rubinetteria, piastrelle e lampadari». In seguito al sopralluogo in data 19 febbraio 2010 della polizia municipale, che essa occupava una superficie pari a mq. 1437, eccedente quella sopra richiamata di 250 mq, assentita in occasione dell’aggiornamento dell’autorizzazione, avvenuto in data 22 ottobre 1998. Da qui l’emanazione del provvedimento impugnato in questo giudizio.

Con la propria impugnazione, proposta in primo grado davanti al Tribunale amministrativo regionale per la Campania - sede di Napoli, la società ricorrente sostiene che l’ordinanza impugnata sarebbe illegittima, perché nell’area eccedente quella autorizzata è stata da sempre svolta l’attività di vendita all’ingrosso di prodotti elettrici, esercitabile senza bisogno di assenso amministrativo in base alla legislazione dell’epoca congiuntamente a quella autorizzata di vendita al dettaglio, per la quale sarebbe sempre stato rispettato il limite di superficie assentito in base al titolo e al suo successivo aggiornamento nel 1998.

Le censure così sintetizzate sono state respinte dall’adito Tribunale amministrativo.

Contro la pronuncia di primo grado, la società ricorrente ha proposto il presente appello, contenente le censure già respinte in primo grado, ed in resistenza del quale si è costituito il Comune di Napoli.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, in riforma della sentenza di primo grado accoglie il ricorso e annulla gli atti con esso impugnati.

Studi Coinvolti

Professionisti Attivi