La Cassazione si pronuncia sul ricorso di Clear Channel Italia in materia di tributi pubblicitari
Pubblicato il: 11/30/2023
Nel contenzioso, Clear Channel Italia, Clear Channel Affitalia e Clear Channel Jolly Pubblicità, sono affiancate dagli avvocati Fulvio Lorigiola ed Elena Laverda; il Comune di Napoli è difeso dagli avvocati Fabio Maria Ferrari e Maria Anna Amoretti.
Con sentenza n. 333/20/2018, depositata il 15 gennaio 2018, la Commissione tributaria regionale della Campania ha accolto l’appello del Comune di Napoli, così pronunciando in integrale riforma della decisione di prime cure che aveva accolto l’impugnazione del silenzio rifiuto opposto dal Comune di Napoli all’istanza di rimborso del canone per l'installazione di mezzi pubblicitari (in prosieguo CIMP) dalla contribuente corrisposto per gli anni dal 2009 al 2013.
Clear Channel Affitalia S.r.l. ricorre per la cassazione della sentenza sulla base di sette motivi, illustrati con memoria; Il Comune di Napoli, che pur ha depositato memoria, e la S.r.l. Elpis resistono con controricorso.
La Corte, rigetta il ricorso; condanna la ricorrente al pagamento, in favore del Comune di Napoli, delle spese del giudizio di legittimità liquidate in € 10.000,00 per compensi professionali ed € 200,00 per esborsi, oltre rimborso forfettario delle spese generali nella misura del 15% ed altri accessori di legge; compensa le spese del giudizio di legittimità tra la ricorrente ed Elpis S.r.l.; ai sensi dell’art. 13 comma 1-quater del d.P.R. n. 115 del 2002, inserito dall’art. 1, comma 17, l. n. 228 del 2012, dà atto della sussistenza dei presupposti processuali per il versamento, da parte della ricorrente, di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari a quello previsto per il ricorso principale, a norma del comma 1-bis, dello stesso articolo 13, se dovuto.