Il Consiglio di Stato si pronuncia in materia di convenzioni autostradali
Pubblicato il: 12/13/2023
Nella controversia, il Consorzio Stabile SIS Scpa è affiancato dagli avvocati Maria Cristina Lenoci e Sergio Santoro; Società di Progetto Autostrada Asti - Cuneo S.p.A., S.A.T.A.P. – Società Autostrada Torino Alessandria Piacenza S.p.A. sono assistite dagli avvocati i Marco Annoni, Gian Michele Roberti e Leonardo Frattesi.
Con la sentenza n.11088/2022 il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio ha respinto il ricorso e i motivi aggiunti proposti dal Consorzio Stabile SIS per l’annullamento del parere favorevole allo schema di atto aggiuntivo relativo alla Società autostradale AA33 Asti-Cuneo S.p.a e relativo piano economico finanziario,e del parere favorevole allo schema di atto aggiuntivo relativo alla Società autostradale Satap A4 Torino-Milano S.p.a. e relativo piano economico finanziario.
Il tribunale ha unificato i motivi del ricorso principale e i motivi aggiunti, in ragione degli elementi fattuali e delle norme di cui si lamentava la violazione, nei cinque gruppi di cui si dirà trattando dei motivi di appello. Tutti i motivi sono stati ritenuti infondati e respinti.
Il Consorzio Stabile SIS S.c.p.a. ha proposto appello con sei motivi. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Economia e delle Finanze si sono costituiti, con unica memoria, per resistere all’appello.
La disciplina richiamata ribadisce come: gli aggiornamenti o le revisioni delle convenzioni autostradali vigenti, laddove comportino variazioni o modificazioni al piano degli investimenti ovvero ad aspetti di carattere regolatorio a tutela della finanza pubblica, sono trasmessi, sentita l'Autorità di regolazione dei trasporti per i profili di competenza, in merito all'individuazione dei sistemi tariffari, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al CIPE che, sentito il NARS, si pronuncia entro trenta giorni e, successivamente, approvati con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanarsi entro trenta giorni dalla avvenuta trasmissione dell'atto convenzionale ad opera dell'amministrazione concedente.
Alla luce di tale normativa, il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, lo respinge.