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Respinti gli appelli di AGCom e Fastweb in materia di contributo dovuto all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni relativo all'anno 2022


Pubblicato il: 12/19/2023

Nel contenzioso, Fastweb S.p.A. è affiancata dagli avvocati Filippo Pacciani e Valerio Mosca; Wind Tre S.p.A. è assistita dagli avvocati Sara Fiorucci e Roberto Santi; Sky Italia S.r.l. è difesa dagli avvocati Ottavio Grandinetti e Daniele Majori; Telecom Italia S.p.A. è rappresentata dagli avvocati Francesco Saverio Cantella, Francesco Cardarelli e Filippo Lattanzi.

Con ricorso, Fastweb S.p.A. ha impugnato e chiesto l’annullamento dinanzi al T.A.R. per il Lazio – sede di Roma della deliberazione n. 376/21/CONS del 18 novembre 2021 dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, recante “Misura e modalità di versamento del contributo dovuto all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per l’anno 2022 dai soggetti che operano nel settore delle comunicazioni elettroniche”, della deliberazione n. 228/21/CONS della medesima Autorità, recante “Rendiconto ex articolo 34, comma 2-ter del Decreto Legislativo 1° agosto 2003, n. 259 - Anno 2020”, della deliberazione n. 429/21/CONS della medesima Autorità, recante “Bilancio di previsione per l’esercizio 2022 dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni” nonché di tutti gli atti comunque connessi, presupposti o consequenziali, inclusi i provvedimenti di approvazione delle deliberazioni impugnate.

Ad esito del relativo giudizio, con la sentenza indicata in epigrafe n. 6405 del 2023, il T.A.R. per il Lazio – sede di Roma ha: ritenuti infondati il primo, quarto e quinto motivo di ricorso; ha ritenuto fondati il secondo e terzo motivo di ricorso a mezzo dei quali è stato dedotto un difetto d’istruttoria e di motivazione; ha, per l’effetto, accolto il ricorso e annullato gli atti impugnati.

Con ricorso n. r.g. 6093 del 2023 l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha proposto appello avverso la suddetta decisione chiedendone, previa sospensione dell’efficacia, la riforma.

Nelle date, rispettivamente, del 19, 20, 24 luglio e 3 agosto 2023 si sono costituiti in giudizio per resistere avverso il suddetto appello Wind Tre S.p.A., Fastweb S.p.A., Telecom Italia S.p.A. e Sky Italia S.p.A..

Con ricorso n. r.g. 6314 del 2023 Fastweb S.p.A. ha proposto appello avverso la medesima sentenza n. 6405 del 2023 del T.A.R. per il Lazio – sede di Roma chiedendone la parziale riforma nella parte in cui la stessa ha respinto il primo, il quarto ed il quinto motivo del proprio ricorso di primo grado.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando, previa loro riunione, sugli appelli, come in epigrafe proposti, li respinge.