Accolto il ricorso di Regione Campania contro Epm per il servizio di pulizia interna del Consiglio Regionale
Pubblicato il: 12/23/2023
Nel contenzioso, Regione Campania è affiancata dall'avvocato Angelo Marzocchella; Epm S.r.l. è assistita dall'avvocato Domenico Gentile.
Con ricorso al Tribunale amministrativo della Campania, la società Epm s.r.l., aggiudicataria della gara di appalto per l’affidamento del servizio di pulizia interna e facchinaggio della sede del Consiglio Regionale ubicata al Centro Direzionale di Napoli, Isola F/13, impugnava la nota del 14 dicembre 2012 con la quale l’amministrazione regionale respingeva la richiesta di revisione prezzi relativi al contratto stipulato in data 4 dicembre 2000, successivamente integrato ed ampliato con contratti del 20 giugno 2002, 3 giugno 2003 e 26 ottobre 2003.
Verificatasi la condizione prevista dall'art. 19, comma 3, del contratto, il servizio veniva esteso anche alla sede del Consiglio regionale ubicata al Centro Direzionale di Napoli, Isola F/8, con un secondo contratto stipulato in data 20 giugno 2002, avente la stessa durata di quello precedente.
Costituitasi in giudizio, la Regione preliminarmente eccepiva l’estinzione del giudizio – a suo tempo dichiarato interrotto con decreto presidenziale n. 3629 del 9 ottobre 2017 e quindi riassunto con atto notificato in data 20 novembre 2017 – per tardività della riassunzione e per violazione dei termini di cui agli artt. 46 e 71 Cod. proc. amm., chiedendone in ogni caso il rigetto.
Con sentenza 28 dicembre 2018, n. 7382, il TAR della Campania accoglieva il gravame. Avverso tale decisione la Regione Campania interponeva appello.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie, per l’effetto dichiarando estinto il giudizio introdotto con il ricorso originariamente proposto da Epm s.r.l. Respinge l’appello incidentale.