Respinto il ricorso di Dea e Interscavi Sassano per la realizzazione di dieci aerogeneratori nel Comune di Apricena
Pubblicato il: 1/5/2024
Nel contenzioso, Dea S.r.l. e Interscavi Sassano S.r.l. sono affiancate dall'avvocato Carmine Rucireta; Regione Puglia è difesa dall'avvocato Tiziana Teresa Colelli; Mc Wind S.r.l. è assistita dall'avvocato Carlo Comandè.
Con la sentenza del TAR Puglia n. 519/2019 è stato in parte dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza d’interesse ed in parte respinto il ricorso proposto dalle società Dea s.r.l. e Interscavi Sassano s.r.l. per l’impugnazione dell’atto dirigenziale n. 33 del 15.2.2016 con cui il dirigente della Sezione Ecologia della Regione Puglia ha concluso il procedimento di riesame della determinazione dirigenziale n. 160 del 10.12.2013 e, in esito alla conferenza di servizi decisoria dell’1.2.2016, ha espresso il giudizio favorevole alla compatibilità ambientale (limitatamente a quattro aerogeneratori) dell’impianto eolico oggetto della proposta di insediamento da parte dell’ATI composta dalle ricorrenti, da realizzare nel Comune di Apricena: il tutto in ottemperanza alla sentenza del TAR Puglia – Bari, sezione I, n. 1254 del 27 agosto 2013.
La vicenda ha riguardato un progetto strutturato in origine sulla realizzazione di dieci aerogeneratori. La determinazione impugnata nel relativo giudizio aveva cristallizzato le ragioni di contrarietà della Regione nel parere sfavorevole di V.I.A.
Tali rilievi avevano condotto all’impugnato diniego di autorizzazione unica.
L’Amministrazione regionale si è, infine, opposta alla domanda di risarcimento del danno, quantificata – sulla base di una perizia e di un addendum depositati dalle ricorrenti in data 7.2.2019 – in €. 5.600.000,00 a titolo di mancato guadagno, evidenziando che tale commisurazione sarebbe stata formulata prendendo in considerazione un impianto costituito da sette aerogeneratori e non dai quattro effettivamente assentiti.
Come motivato con la sentenza appellata, i profili ostativi ai profili ambientali delle restanti torre dovevano essere fatti valere con l’impugnazione della sentenza n. 1254/2013. Infatti il passaggio in giudicato di essa e il rilascio dell’autorizzazione unica per i soli aerogeneratori rivalutati favorevolmente, con l’accettazione di un progetto ridimensionato hanno determinato inevitabilmente una sostanziale carenza di interesse, nonché la cristallizzazione delle pretese e conseguente infondatezza della domanda risarcitoria.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Settima), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo respinge. Condanna parte appellante al pagamento delle spese dell’appello nella misura di Euro 4.000/00 (Quattromila/00) a favore della Regione Puglia e di Euro 4.000/00 (Quattromila/00) a favore di Mc Wind s.r.l.