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Accolto l'appello di SEM S.p.A. per il riconocimento della qualifica di "Destinatario Registrato"


Pubblicato il: 1/5/2024

Nel contenzioso, SEM S.p.A. è affiancata dagli avvocati Maria Chiara Lista e Franco Mastragostino.

La SEM S.p.a ha appellato la sentenza del TAR Emilia Romagna n. 945/2022 con la quale è stato respinto il suo ricorso per l’annullamento del provvedimento con cui l’Ufficio delle Dogane di Modena le ha comunicato il diniego del riconoscimento della qualifica di “Destinatario Registrato” con riferimento alla propria istanza presentata ai sensi dell’art. 10, del Testo Unico Accise - T.U.A, di cui al d.lgs. n. 504/1995 e s.m.i., nonché avverso il presupposto preavviso di diniego ai sensi dell’art. 10-bis, della legge n. 241/1990; per quanto occorrer possa, del riscontro negativo all’istanza di riesame presentata dalla stessa società, meramente confermativo del già assunto provvedimento di diniego.

La società ricorrente aveva anche chiesto l’accertamento del proprio diritto ad ottenere il riconoscimento della suddetta qualificazione, sussistendone a suo avviso tutti i presupposti di fatto e di diritto, con la conseguente condanna dell’Amministrazione resistente a rilasciare senza indugio il provvedimento autorizzativo richiesto, quale risarcimento in forma specifica, pena la richiesta dei danni tutti subiti e subendi a causa dell’illegittimo diniego opposto o per il ritardo nell’adempimento.

A sostegno delle proprie pretese, la società ricorrente aveva rappresentato di non essere proprietaria di un proprio deposito fiscale, ma di essere però proprietaria di un deposito libero, autorizzato per la commercializzazione di prodotti petroliferi, e che tanto sarebbe bastato al fine di ottenere il riconoscimento della qualifica di Destinatario Registrato, non esigendo la normativa di riferimento (art. 10, TUA) il requisito della proprietà formale del deposito, requisito richiesto ad altri fini dall’art. 8, del medesimo TUA, applicatole però dall’Amministrazione in combinato disposto con il summenzionato art. 10.

L’Amministrazione avrebbe erroneamente denegato l’istanza richiedendo alla Società Sem il possesso dei requisiti previsti dall’art. 8 del T.U.A., fra i quali vi è quello relativo alla proprietà di un deposito rispetto al quale divenire Depositario Registrato, mentre le dovrebbe essere applicata la previsione contenuta nel successivo art. 10, che non richiede affatto che l’attività di commercializzazione venga effettuata passando per un deposito necessariamente in proprietà, dal momento che l’imposta sarebbe già stata assolta e non vi sarebbe dunque nessuna frode o danno per l’erario.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Settima), definitivamente pronunciando sull'appello, lo accoglie e, in riforma della sentenza impugnata, accoglie il ricorso introduttivo del giudizio e di conseguenza annulla il diniego impugnato nei sensi di cui in motivazione.