Respinto il ricorso del Consorzio Infrastrutture Meridionali circa l'affidamento dei lavori fognari nel Comune di San Marco Argentano
Pubblicato il: 1/23/2024
Nel contenzioso, il Consorzio Stabile Infrastrutture Meridionali è affiancato dagli avvocati Alfredo Gualtieri e Demetrio Verbaro; Calabro Inerti S.r.l. è assistita dall'avvocato Giovanni Spataro.
La Calabro Inerti s.r.l. e la Cal Progetti soc. coop., rispettivamente, mandataria e mandante di corrispondente Ati, proponevano in primo grado ricorso avverso l’aggiudicazione in favore del Consorzio Stabile Infrastrutture Meridionali della gara per l’affidamento dei lavori di realizzazione di nuovi tratti fognari nel Comune di San Marco Argentano (CS) e potenziamento del depuratore in località Scalo indetta dallo stesso Comune di San Marco Argentano con bando del 12 agosto 2022, gara nell’ambito della quale la suddetta Ati era risultata seconda classificata in graduatoria.
Deducevano al riguardo le ricorrenti, per quanto di rilievo, che il Consorzio controinteressato non aveva eseguito il sopralluogo obbligatorio; che era privo della prescritta certificazione di qualità; che possedeva la richiesta SOA sub OG6-IV per un periodo che non copriva l’intera durata dell’affidamento; che aveva reso dichiarazioni false o gravemente fuorvianti sulla composizione consortile; che era inadeguata la valutazione delle migliorie apportate dal Consorzio, non essendo state rilevate le (inammissibili) varianti od opere aggiuntive previste dallo stesso.
Con successivi motivi aggiunti le ricorrenti impugnavano il verbale della seduta straordinaria della commissione di gara del 3 febbraio 2023 e una nota del Comune di S. Marco Argentano recante controdeduzioni al ricorso.
Il Tribunale amministrativo adito, nella resistenza del Comune di S. Marco Argentano e del Consorzio Stabile Infrastrutture Meridionali, accoglieva il ricorso, annullando il provvedimento d’aggiudicazione.
Avverso la sentenza ha proposto appello il Consorzio Stabile Infrastrutture Meridionali deducendo error in iudicando stante la piena ammissibilità delle proposte migliorative per i criteri sub D1 e D2.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull’appello, lo respinge.