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Rigettato il ricorso di Monteco S.p.A. per ottemperanza al servizio di smaltimento rifiuti nel Comune di Locorotondo


Pubblicato il: 2/1/2024

Nel contenzioso, Monteco S.p.A. è affiancata dagli avvocati Pier Luigi e Giorgio Portaluri; il Comune di Locorotondo è difeso dall'avvocato Gennaro Rocco Notarnicola.

Monteco S.r.l. chiede la riforma della sentenza 7 aprile 2017, n. 376, con la quale il Tribunale amministrativo regionale per la Puglia ha respinto i suoi plurimi ricorsi proposti per l’annullamento delle ordinanze contingibili e urgenti con cui il Comune di Locorotondo ha ordinato alla società appellante di «provvedere all’espletamento del servizio di Igiene urbana consistente nello spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani sul territorio del Comune», per il periodo dal 1° febbraio 2013 (ordinanza n. 6 dell’1 febbraio 2013) al 31 maggio 2015 (ordinanza n. 30 del 30 marzo 2015) e comunque fino all’espletamento della nuova procedura di aggiudicazione, alle medesime condizioni derivanti dal contratto originario, come adeguate con l’ordinanza n. 162 del 30 dicembre 2011.

Con i ricorsi in primo grado, la società Monteco – lamentando i maggiori oneri sostenuti per la gestione del servizio dopo il 2012 – ha chiesto, altresì, l’accertamento dei maggiori oneri e la necessità di adeguare il compenso previsto, con la conseguente condanna dell’amministrazione comunale al pagamento dei maggiori corrispettivi dovuti.

La società Monteco S.r.l., rimasta soccombente, ha proposto appello sulla base di plurime critiche alla sentenza di cui chiede la riforma.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo rigetta. Condanna l’appellante Monteco S.r.l. al pagamento delle spese giudiziali in favore dell’appellato Comune di Locorotondo, liquidate, per il grado di appello, in euro 6.000,00, oltre accessori di legge se dovuti.