Accolto il ricorso di Impresa Edilfor per l'accesso ai finanziamenti regionali
Pubblicato il: 2/3/2024
Nella vertenza, la Società Impresa Edilfor S.r.l. è affiancata dall'avvocato Oreste Morcavallo; Regione Calabria è assistitadall'avvocato Massimiliano Manna.
Con il ricorso in appello di cui in epigrafe, la Società Impresa Edilfor s.r.l. ha impugnato la sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Calabria, sez. I, 7 febbraio 2018, n. 360, che ha respinto il ricorso (n.r.g. 437 del 2016) proposto dalla medesima per ottenere l’annullamento del decreto direttoriale n. 2178 del 7 marzo 2016, con cui è stata disposta la revoca del finanziamento concesso dalla Regione Calabria per la «realizzazione di un programma pilota e sperimentale destinato alla locazione permanente la cui gestione è finalizzata a sostenere modelli abitativi solidali da attuare nelle città con popolazione superiore a 30.000 abitanti», nonché i motivi aggiunti, riferiti alla successiva rettifica della graduatoria dei beneficiari.
Nei confronti del suddetto provvedimento ha proposto ricorso dinanzi al T.a.r. per la Calabria l’Impresa Edilfor s.r.l.
Il giudice di primo grado, con sentenza n. 360/2018, ha ritenuto che il carattere vincolato dell’atto adottato renda irrilevanti i vizi procedurali, siccome statuito dall’art. 21-octies, comma 2, della l. n. 241 del 1990. Sotto il profilo sostanziale, esso sarebbe peraltro adeguatamente motivato con il richiamo alla mancanza di registrazione del titolo di proprietà in linea con quanto richiesto dal bando (art. 4) sia per gli interventi di nuova costruzione che per quelli di recupero del patrimonio edilizio esistente.
L’Impresa Edilfor s.r.l. ritiene errata la decisione assunta dal giudice di primo grado in primo luogo nella parte in cui ha respinto le censure circa la violazione delle garanzie del giusto procedimento sull’assunto che si tratterebbe al più di vizi non invalidanti ai sensi dell’art. 21-octies della l. n. 241 del 1990.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Quinta, definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto, in riforma della sentenza impugnata, accoglie il ricorso di primo grado e i relativi motivi aggiunti.