Notizie

MF - I ranking di Class Editori | Best of

Accolto l'appello di Franco Giuseppe S.r.l. per i lavori di risanamento e consolidamento delle banchine “Pola” e “Tripoli” del porto di Vibo Valentia


Pubblicato il: 2/7/2024

Nel contenzioso, Franco Giuseppe S.r.l. è affiancata dagli avvocati Francesco Vagnucci e Crescenzio Santuori; SILEM S.r.l. è assistita dall'avvocato Fabio Saitta.

Il presente giudizio di appello ha ad oggetto la procedura di appalto integrato – bandita dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio – per la progettazione, definitiva ed esecutiva, e per l’esecuzione dei lavori di risanamento e consolidamento delle banchine “Pola” e “Tripoli” del porto di Vibo Valentia.

La gara di appalto, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, e avente un valore (per lavori a corpo) pari ad euro 5.500.000,00, è stata articolata, quanto alle lavorazioni previste, in sei “macrovoci”, suscettibili di variazioni in aumento o in diminuzione, e ferma restando l’entità dell’importo complessivo.

Nel giudizio di primo grado la Silem s.r.l. (seconda classificata, su un totale di soli due partecipanti) ha impugnato l’aggiudicazione che era stata disposta in favore di Franco Giuseppe s.r.l., odierna appellante, ritenendo la sua offerta viziata da difformità rispetto ai requisiti minimi stabiliti nel PFTE (Progetto di fattibilità tecnica ed economica).

All’esito del giudizio di primo grado, il TAR Calabria, Reggio Calabria, con la sentenza n. 00391/2023, ha riconosciuto le ragioni fatte valere dalla ricorrente Silem s.r.l. e ha annullato l’aggiudicazione in favore di Franco Giuseppe s.r.l., ritenendo che l’offerta di quest’ultima fosse notevolmente difforme dalle caratteristiche minime indicate dal PFTE, tanto da integrare un vero e proprio aliud pro alio. Tale offerta, infatti, avrebbe “ridotto” le specifiche tecniche di alcuni elementi strutturali indicati dal PFTE, come sarebbe testimoniato, ex aliis, dal significativo ribasso percentuale (11%) offerto. Il TAR ha, pertanto, accolto i primi due motivi del ricorso di Silem s.r.l., assorbendo gli ulteriori due, con condanna delle controparti alla refusione delle spese di lite.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione quinta, definitivamente pronunciando, Accoglie l’appello e, per l’effetto, in riforma della sentenza impugnata, respinge il ricorso di primo grado. Condanna Silem s.r.l. alla refusione delle spese del doppio grado, liquidate in euro 6.000,00 (seimila/00), in favore sia della parte appellante che della parte pubblica, per un totale di euro 12.000,00 (dodicimila/00).