Accolto l'appello di Lillo S.p.A. in materia di riconoscimento degli incentivi ecobonus per impresa di autotrasporto
Pubblicato il: 2/27/2024
Nella vertenza, Lillo S.p.A. è affiancata dall'avvocato Giovanni Sellitto; il Consorzio Ruote sul Mare è assistito dagli avvocati Andrea Soncini, Marco Selvaggi e Marco Moretti.
La sentenza impugnata ha rigettato il ricorso con cui la parte appellante chiedeva l'annullamento della nota prot. n. 16400 del 13 luglio del 2012 della Direzione Generale per il Trasporto Stradale e l’Intermodalità, con cui le veniva comunicato che, in base al D.P.R. 205/2006 gli incentivi cd. “ecobonus” in favore delle imprese che svolgono attività di trasporto via mare, possono essere riconosciuti esclusivamente alle imprese di autotrasporto “in conto terzi”, e non anche a chi, come la Lillo S.p.A., effettua solo trasporto “in conto proprio” e che, pertanto, si sarebbe altresì proceduto al recupero delle somme già corrisposte per gli anni 2007 e 2008”, oltre a tutti gli atti connessi, conseguenti e presupposti.
Avverso la decisione sono sollevati i seguenti motivi di appello: a) eccesso di potere per travisamento dei presupposti; violazione dell’art.3 del D.P.R. n.205 del 2006 e dell’art.2 lett. a) del D. Lgs. n. 286 del 2005; b) eccesso di potere per travisamento dei presupposti; violazione dell’art.21 quinquies della legge n.241 del 1990; violazione dell’affidamento.
Si sono costituiti in giudizio il Ministero dei trasporti ed il Consorzio “Ruote sul mare”, entrambi contestando l’avverso dedotto e chiedendo il rigetto del gravame.
Oggetto della controversia è la spettanza, alla società parte appellante, del c.d. “Ecobonus”, cioè del contributo economico previsto dal D.P.R. dell’11 aprile del 2006 n.205, in favore delle imprese che, per l’attività di trasporto delle loro merci, decidano di avvalersi delle vie marittime in luogo di quelle terrestri.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie. Compensa le spese del doppio grado.

