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Accolto il ricorso di Telecom Italia S.p.A. contro il Comune di Santeramo in Colle


Pubblicato il: 3/7/2024

Nella vertenza, Telecom Italia S.p.A. è affiancata dall'avvocato Giovanni Zucchi; il Comune di Santeramo in Colle è assistito dall'avvocato Mario Simone.

Telecom Italia s.p.a. ha impugnato avanti il Tar per la Puglia la nota del Comune appellato con la quale, a fronte dell’istanza di autorizzazione ad effettuare uno scavo sulla sede stradale per la lunghezza di 30 metri, necessario per l’installazione di un cavo telefonico sotterraneo, atto a garantire l’efficienza del servizio in ambito locale, veniva trasmesso alla società ricorrente il “Regolamento comunale per la manomissione del suolo pubblico a seguito di interventi su sedi stradali da parte di enti pubblici e privati”, che prevedeva la necessità di prestare un’apposita cauzione e di depositare polizza per la copertura della responsabilità civile, con invito ad adeguarvisi.

A sostegno del ricorso, la società ha evidenziato che, in materia, vige la disciplina di cui al d.lgs. 1° agosto 2003 n. 259 (CCE), che per l’esecuzione delle opere in questione non prevede l’imposizione di alcun onere, oltre quelli ivi contemplati.

Con la sentenza n. 811/2021, il Tar adito ha respinto il ricorso.

Avverso tale pronuncia ha proposto appello la società originariamente ricorrente, deducendo che le motivazioni sulla quale si basa la statuizione del Tar confliggono con quanto disposto dalla sovraordinata disciplina statale di settore, recata dal D. Lgs. n. 259/2003.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) accoglie l’appello e, in riforma della sentenza impugnata, accoglie il ricorso di primo grado. Spese di lite compensate.