Respinto il ricorso di Vivenda S.p.A. per l'affidamento del servizio di refezione scolastica nel Comune di Cassano d'Adda
Pubblicato il: 3/13/2024
Nella vertenza, Vivenda S.p.A. è affiancata dagli avvocati Michele Perrone e Paola Cruciano; Elior Ristorazione S.p.A. è assistita dall'avvocato Riccardo Anania.
Il Comune di Cassano d’Adda ha indetto una gara per l’affidamento in concessione del servizio di ristorazione scolastica per la durata di 67 mesi, prorogabili per ulteriori 48. L’importo a base d’asta è stato fissato in euro 6.068.160,00.
Il procedimento di gara è stato gestito dalla Centrale Unica di Committenza del Comune di Cassano d’Adda sulla piattaforma della Regione Lombardia per gli acquisti telematici Aria/SINTEL.
Per l’aggiudicazione dell’appalto è stato scelto il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, stabilendo di ripartire il punteggio in massimo 80 punti per l’offerta tecnica e massimo 20 punti per l’offerta economica.
Alla gara hanno partecipato solo due concorrenti, Elior Ristorazione e Vivenda. All’esito della valutazione delle offerte tecniche ed economiche Vivenda si è collocata al primo posto della graduatoria. Con la determinazione n. 756 del 27 ottobre 2022 il Comune di Cassano d’Adda ha approvato gli atti di gara e la proposta di aggiudicazione a favore di Vivenda. Con la determinazione n. 1067 del 20 dicembre 2022 il Comune, pur dando atto delle verifiche ancora in corso, ha disposto la consegna d’urgenza del servizio di ristorazione scolastica a favore dell’aggiudicataria.
Ciò premesso, la società Elior Ristorazione ha impugnato l’esito della procedura di gara e i relativi atti dinanzi al Tar di Milano. Il Tar, con la sentenza n. 1454 del 2023, ha accolto il ricorso principale perché il PEF di Vivenda non avrebbe indicato compiutamente le spese di gestione ordinarie e straordinarie dell’attività di ristorazione scolastica. Inoltre, la stazione appaltante avrebbe in modo superficiale valutato il piano.
Contro la suddetta decisione ha proposto appello la società Vivenda.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza), definitivamente pronunciando sull'appello n. 6080 del 2023, come in epigrafe proposto, lo respinge. Condanna la parte appellante al pagamento delle spese del presente grado di giudizio che liquida in complessivi euro 3.000,00(tremila/00), oltre agli altri oneri di legge, in favore della società appellata.